Abbiamo visto più volte che la prescrizione del bollo auto è fissata a tre anni tramite legge nazionale. Sebbene sulle agevolazioni ed esenzioni bollo auto a livello regionale si possano stabilire regole speciali, la prescrizione del bollo ha valenza nazionale. Eppure di recente la Regione Piemonte ha cercato di estendere la possibilità di richiesta del bollo non pagato per altri due anni, inviando poi di conseguenza solleciti entro cinque anni dal mancato pagamento tramite società di riscossione Soris.
Siamo nel 2018: non possono giungere richieste di pagamento del bollo auto relative ad accertamenti non notificati prima del 31 dicembre 2014.

La Corte Costituzionale ha ribadito che è esclusiva competenza delle leggi nazionali fissare i termini di prescrizione relativi alla riscossione del bollo auto. Eppure dalla Regione Piemonte continuano ad arrivare solleciti per pagamenti bollo auto prescritto.

Cosa fare se si riceve una ingiunzione di pagamento per bollo auto scaduto?

A conti fatti solo un cittadino su dieci si attiva per fare ricorso alla Commissione tributaria. L’amministrazione quindi di fatto continua ad incassare importi per bollo auto non dovuto, facendo leva sulla mancata consapevolezza dei propri diritti o sulla pigrizia di attivarsi per il ricorso.
Si ricorda quindi, come da comunicati pubblicato sul sito Aduc, che la procedura per il ricorso dinanzi alla Commissione Tributaria Provinciale prevede un termine di 60 giorni dalla notifica dell’ingiunzione. Per importi inferiori a tre mila euro non è richiesta assistenza dell’avvocato. E’ consigliabile inoltre presentare un esposto alla Procura della Corte dei Conti della propria Regione.