“Aveva sempre l’impressione di essere seguito. Accelerava, si infilava nel dedalo delle vie, svoltava una volta, due, cambiava improvvisamente marciapiede, entrava in un locale e poi usciva dalla porta posteriore, andava a zig e zag guardandosi alle spalle. Fu così che gli tolsero la patente“, ha raccontato Fabrizio Caramagna.

Proprio soffermandosi sulla patente, è necessaria per guidare un mezzo. Per questo motivo, una volta in possesso, è bene stare attenti a non farsela togliere. Non solo perché ci si ritroverebbe a dover fare i conti con delle spiacevoli conseguenze, ma anche perché si finirebbe per buttare via anche un bel po’ di soldi e tempo.

Ovvero quelli spesi per conseguire il titolo di guida.

Al fine di raggiungere tale traguardo, infatti, bisogna sostenere degli esami e soprattutto mettere mano al portafoglio. Costi che non tutti riescono a sostenere, tanto da decidere spesso di rinunciare. Una situazione che può risultare penalizzante anche in ambito lavorativo. Proprio per andare incontro alle esigenze dei giovani che desiderano prendere una delle patenti utili a diventare ad esempio autotrasportatore, ecco che arriva finalmente il cosiddetto bonus patente. Ma come funziona e chi ne ha diritto?

Posso richiedere il bonus patente anche se non mi serve per lavoro?

Grazie al decreto numero 12 del 30 gennaio 2023, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ovvero il MIT, ha ufficializzato il cosiddetto bonus patente. Quest’ultimo può essere richiesto a partire da lunedì 6 febbraio 2023 dalle autoscuole che intendono aderire all’iniziativa. A partire dal prossimo 13 febbraio, invece, potranno presentare domanda di adesione gli utenti interessati.

Entrando nei dettagli, così come si legge anche sulla circolare poc’anzi citata, è istituito un fondo:

“con una dotazione pari a 3,7 milioni di euro per l’anno 2022 e a 5,4 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026, finalizzato alla concessione, per il periodo dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2026, di un contributo, denominato ‘buono patente autotrasporto’, pari all’80 per cento della spesa sostenuta e comunque di importo non superiore a 2.500 euro, in favore dei cittadini di età compresa fra diciotto e trentacinque anni per il conseguimento della patente e delle abilitazioni professionali per la guida dei veicoli destinati all’esercizio dell’attività di autotrasporto di persone e di merci”.

Entrando nei dettagli, hanno diritto a tale agevolazione i giovani che intendono conseguire una delle patenti C, C1, CE, C1E, D, D1, DE e D1E, nonché della carta di qualificazione del conducente (CQC).

Il tutto a patto che le spese vengano sostenute nel periodo compreso dal 1° luglio 2022 fino al 31 dicembre 2026. I soggetti interessato e aventi diritto devono provvedere a presentare apposita domanda sulla piattaforma messa a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La richiesta di tale bonus può essere effettuata solamente una volta e non viene preso in considerazione l’Isee del nucleo famigliare.