“Crescere un figlio è avanzare verso il futuro e tornare indietro nel passato. È fare progetti e provare ricordi, è essere adulto e bambino, come un cavallo a dondolo che ondeggia nella stanza del tempo“, affermava Fabrizio Caramagna. Fare il genitore è il mestiere più difficile al mondo. Ci si ritrova alle prese con un turbinio di emozioni che vanno dalla felicità estrema al timore di non riuscire a svolgere nel migliore dei modi il proprio “compito”.

Ovvero quello di aiutare e sostenere i propri figli nella loro crescita, partendo dagli insegnamenti che i nostri genitori hanno dato a noi.

  Una sorta di passaggio di consegne che si manifesta sia dal punto di vista emotivo e pratico. Oltre al legame affettivo che lega genitori e figli, si deve fare i conti con questione di ordine pratico.

Tra queste si annoverano le spese che bisogna sostenere per la propria prole, come ad esempio l’alimentazione, l’abbigliamento e l’istruzione. A ricoprire un ruolo importante in tale ambito sono i vari aiuti messi in campo dal Governo come ad esempio l’assegno unico universale per figli a carico. Una misura che ha debuttato nel 2022 e che quest’anno dovrebbe portare con sé degli aumenti. Ma per beneficiarne bisogna presentare una nuova domanda? Ecco come funziona.

Ricalcolo assegno unico, aumenti in arrivo

Importanti novità in arrivo nel corso del 2023 per quanto riguarda l’assegno unico universale per figli a carico che porta con sé degli aumenti. Entrando nei dettagli si registra un aumento del 50% della maggiorazione forfettaria a favore delle famiglie con almeno quattro figli. L’importo, infatti, sale a 150 euro al mese per nucleo.

In presenza di nuclei familiari con tre o più figli a carico, si ha di diritto a una maggiorazione dell’importo pari al 50% per ogni figlio avente un’età compresa tra uno e tre anni.

Questo a patto di avere un Isee pari a massimo 40 mila euro. Previsto l’aumento del 50% dell’assegno unico anche per le famiglie con figli fino a un anno di età. Sono stati confermati, inoltre, gli aumenti già riconosciuti nel 2022 a favore dei figli disabili maggiorenni.

Grazie al decreto legge lavoro il Governo potrebbe introdurre una maggiorazione a favore dei nuclei familiari con Isee pari a massimo 15 mila euro, in cui uno dei due genitori sia deceduto. Al momento viene inoltre riconosciuta una maggiorazione per ogni figlio minorenne presente in famiglie in cui entrambi i genitori lavorano. L’importo differisce a seconda dell’Isee del nucleo familiare, fino ad arrivare a quota zero per un Isee pari o superiore a 40 mila euro.

Serve nuova domanda?

Diversi, quindi, sono i casi in cui l’assegno unico universale registra degli aumenti. Ma per poter beneficiare di tale misura si deve presentare una nuova domanda? Ebbene, a fornire una risposta in merito ci pensa l’Inps che sul proprio sito scrive:

“Dal 1° marzo 2023 coloro che nel corso del periodo gennaio 2022 – febbraio 2023 abbiano presentato una domanda di Assegno unico e universale (AUU) per i figli a carico, accolta e in corso di validità, beneficeranno dell’erogazione d’ufficio della prestazione da parte dell’INPS, senza dover presentare una nuova domanda. Resta obbligatorio, invece, il rinnovo dell’ISEE per poter usufruire dell’importo completo. […] Potranno invece presentare la domanda coloro che non hanno mai fruito dell’Assegno unico e quanti avevano prima del 28 febbraio 2023 trasmesso una domanda che non è stata accolta o che non è più attiva”.