In arrivo dall’INPS la comunicazione per la revoca pensione per chi non ha presentato la dichiarazione dei redditi con riferimento all’anno d’imposta 2017 nonostante i solleciti precedenti.

Vediamo in dettaglio chi saranno i destinatari della revoca.

Quando la pensione legata al reddito

Le prestazioni assistenziali di invalidità civile e l’assegno sociale sono prestazioni erogate dall’INPS e collegate al reddito del percettore. Tali prestazioni sono erogate nel caso in cui il soggetto beneficiario dimostri (dichiarando all’INPS) di non possedere un reddito superiore al limite previsto dalla legge.

In dettaglio, ciò avviene per le seguenti prestazioni:

  • pensione di inabilità
  • assegno mensile di assistenza
  • pensione ai ciechi civili
  • pensione ai sordi
  • assegno sociale.

Obbligo di dichiarazione reddituale verso l’INPS

I soggetti che percepiscono le suddette prestazioni sono tenuti, annualmente, a comunicare all’INPS la propria situazione reddituale, qualora non siano tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi all’Amministrazione finanziaria (Modello 730 o Modello Redditi) ovvero non la comunichino integralmente.

Laddove obbligati, l’omessa comunicazione della propria situazione reddituale all’INPS comporta la revoca pensione (ossia delle prestazioni di cui al paragrafo precedente). Tuttavia, prima di provvedere alla revoca, l’INPS stessa invia un sollecito agli interessati invitandoli ad eseguire l’adempimento.

La revoca pensione per il 2017

Con riferimento all’anno d’imposta 2017, dopo l’invio dei solleciti, l’INPS ha individuato comunque 68.586 inadempienti. Alla luce di ciò, pertanto, l’istituto di previdenza fa sapere, con il Messaggio n. n° 2756 del 2021, che relativamente ai soggetti che sono rimasti inerti rispetto agli adempimenti richiamati e al sollecito ricevuto, si procederà alle lavorazioni necessarie alla sospensione e alla successiva revoca delle prestazioni economiche in godimento.

Ad ogni modo, sarà data un’altra possibilità, prima della revoca pensione. Infatti, gli inadempienti riceveranno un preavviso di sospensione, a mezzo raccomandata A/R, con la quale si ribadirà l’esigenza della dichiarazione reddituale riferita all’anno d’imposta 2017.

Se gli interessarti non provvederanno, entro 60 giorni, all’adempimento, l’INPS procederà alla sospensione della prestazione con azzeramento della prima rata utile e invierà ai cittadini interessati una comunicazione di sospensione della prestazione a mezzo raccomandata A/R.

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