Fra i vari provvedimenti usciti dalla manovra finanziaria spiccano anche gli aumenti per la revisione auto. Dal 2021 mettersi in regola con le norme di sicurezza stradale costerà il 18% in più. Ma ci saranno anche degli sconti per i meno abbienti.

La Commissione Bilancio alla Camera ha infatti approvato in via definitiva un incremento del costo della revisione auto pari a 9,95 euro in più rispetto al 2020. Gli aumenti scatteranno dal 30 gennaio 2021 e interesseranno anche moto e camion.

Revisione auto, quanto si paga

Nonostante l’inflazione programmata per il 2021 è negativa dello 0,2%, i rincari tariffari dello Stato proseguono in controtendenza.

Come per l’aumento delle accise sulle sigarette elettroniche. In compenso è stata sospesa l’introduzione della sugar tax.

Ma torniamo alla revisione auto. Da febbraio costerà – come detto – 9,95 euro in più a veicolo sottoposto a controllo periodico (normalmente due anni). Il costo complessivo per chi porterà l’automobile presso le officine autorizzate per la revisione lieviterà di circa il 18% passando da 45 euro a 54,95 euro. A cui bisognerà aggiungere Iva, diritti e altri balzelli. Di seguito il riepilogo dei costi:

  • Revisione auto 54,95 euro
  • Iva 12,09 euro
  • Diritti Motorizzazione 10,20 euro
  • Servizio versamento postale 1,78 euro

Il totale salirà quindi a 79,02 euro. Ma non è tutto. Le officine non autorizzate normalmente aggiungono altri costi, circa 40-50 euro, pari a un ora di lavoro del meccanico, per predisporre e portare il veicolo a revisione. Si arriva così a pagare anche più di 120 euro per una singola revisione auto.

Il bonus revisione

La legge di bilancio prevede però anche l’introduzione di una sorta di bonus. Uno sconto pari allo stesso importo dell’aumento, cioè 9,95 euro. Si tratta di uno sconto che, però, non sarà destinato a tutti anche perché il fondo stanziato è di 4 milioni di euro per ogni anno nel periodo compreso fra il 2021 e 2023. Tradotto significa che solo 402 mila veicoli immatricolati potranno beneficiarne.

Decisamente poco se si considera che il parco macchie e moto circolante in Italia supera abbondantemente i 40 milioni.

E’ quindi probabile, ma questo sarà il Ministero dei Trasporti a deciderlo in un secondo momento, che il bonus che andrà a mitigare l’aumento sarà riservato ai meno abbienti. Probabile che sarà agganciato all’Isee e/o al tipo di auto o moto da sottoporre a revisione in base ai Kw o all’anno di immatricolazione.

Insomma, il bonus revisione auto sembra solo uno specchietto per le allodole. Dal prossimo anno è ragionevole pensare che quasi tutti gli automobilisti dovranno sorbirsi l’aumento senza farne tante. Anche perché correre dietro ai vari bonus dello Stato – osservano le associazioni dei consumatori – è diventato terribilmente complicato. Non tutti hanno né tempo né voglia di dedicarsi agli sconti.

Revisione auto, quando va fatta

Per legge la revisione auto deve essere fatta ogni due anni dall’immatricolazione. Se si tratta di auto nuova, però, la prima revisione scatterà dopo 4 anni e solo successivamente ogni 2. Le auto usate, invece, sempre ogni 2 anni purché siano trascorsi almeno 4 anni dal primo controllo.

Recentemente ci sono però state delle deroghe a causa della pandemia, per cui le date di scadenza della revisione per il 2020 sono state posticipate.