Come ormai sappiamo, le cessioni dei crediti dei bonus edilizi e, in particolare, del superbonus 110% sono bloccate ormai da tempo. E chi sperava di poter approfittare dell’agevolazione per ristrutturare la vecchia casa è stato costretto a rimettere il sogno nel cassetto. Gli istituti finanziari, infatti, hanno già raggiunto la loro capienza fiscale massima. Il problema è che molte imprese avevano già anticipato i costi degli interventi e rischiano di fallire pur avendo in pancia migliaia di crediti fiscali. Crediti che, al momento, non possono essere liquidati.

E così, in senato, il governo ha proposto un emendamento alla legge di conversione del decreto Aiuti bis, nel tentativo di sbloccare questa situazione. L’emendamento modifica la vigente normativa sul tema della responsabilità dei crediti d’imposta del superbonus 110%. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Superbonus 110%, responsabilità solo con dolo o colpa grave

Il governo ha proposto un emendamento al decreto Aiuti bis per sbloccare la situazione della cessione dei crediti del superbonus 110% e non solo.

L’emendamento in questione prevede di delimitare la responsabilità dei crediti del superbonus soltanto a chi non ha operato con diligenza. In sostanza, la stessa potrà essere attribuita soltanto a chi ha agito con dolo o colpa grave. Chi è onesto, dunque, non deve cacciare un euro.

Lo sblocco dei crediti relativo al superbonus 110% vale ben 10 miliardi di lavori e salverà circa 40 mila aziende i cui crediti erano rimanti bloccati.

La proposta della responsabilità del superbonus è stata presentata in questi giorni dal sottosegretario all’Economia Federico Freni. Proposta che ha trovato il favore praticamente di tutti i partiti, Movimento 5 Stelle compreso. Quest’ultimo, lo ricordiamo, è stato il padre di questa misura, che costituisce uno degli argomenti più importanti (insieme al reddito di cittadinanza) della loro campagna elettorale. Senza contare che anche a causa dei diverbi sul superbonus 110% il partito guidato da Giuseppe Conte ha deciso di staccare la spina al governo Draghi.

Soddisfatto anche il movimento 5 stelle

L’emendamento è piaciuto anche al Movimento 5 Stelle, particolarmente duro sull’operato del governo proprio su questa misura.

Giuseppe Conte, leader del partito, ha appena scritto su Twitter quanto segue: “Ora Letta chieda scusa, e con lui anche tutti gli altri. Grazie al M5s e a quelli che Letta ha chiamato ‘piccoli calcoli elettorali oggi è stata trovata una soluzione per 40 mila imprese edilizie, lavoratori e famiglie che erano stati dimenticati da tutti”.

Soddisfatto anche il capogruppo M5s nelle commissioni Bilancio e Finanze Emiliano Fenu, che ha così commentato:

“Grazie alla ferma posizione del M5s, (…) è appena arrivata una riformulazione del Mef che va nella direzione da noi auspicata: abolizione della responsabilità solidale per qualsiasi cessionario nel caso di Superbonus; abolizione della responsabilità solidale dei cessionari nel caso di crediti legati ad altri bonus edilizi generati dopo il decreto antifrode; abolizione della responsabilità solidale per i cessionari dei crediti legati agli altri bonus edilizi anche precedenti al decreto antifrode, a patto che ci sia un’asseverazione”.