Il regime forfettario con 2 anni di scivolo. Quando il contribuente supera la soglia di ricavi o di compensi, pari a massimi 65.000 euro, che porterebbe il titolare di partita IVA ad uscire dal regime fiscale agevolato. Ed a passare a quello ordinario.

Con l’ipotesi di regime forfettario con 2 anni di scivolo siamo quasi arrivati alla resa dei conti. Proprio sulla flat tax tra le forze politiche che appoggiano la maggioranza del Governo italiano che è guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi.

Regime forfettario con 2 anni di scivolo sopra i 65 mila euro, resa dei conti sulla flat tax

Inoltre, quella del regime forfettario con 2 anni di scivolo sopra i 65 mila euro è solo una delle ipotesi sul campo. Per esempio, la Lega guidata dal leader Matteo Salvini, e non da oggi, chiede l’innalzamento del tetto per la flat tax.

Ovverosia, non il regime forfettario con 2 anni di scivolo sopra i 65 mila euro. Ma l’estensione della flat tax fino a ricavi o compensi annui pari a 100.000 euro. E magari portando la tassa piatta dal 15% al 20%.

Quali sono le ipotesi sul campo per la revisione della tassa piatta per le piccole partite IVA

In realtà, il regime forfettario con 2 anni di scivolo sopra i 65 mila euro non è proposto dalla Lega. Ma dal MoVimento 5 Stelle che, per evitare lo scalone dalla tassa piatta al 15% al regime ordinario IRPEF fino al 43%, propone la cosiddetta easy tax. Così come è riportato in questo articolo.

In pratica, usciti dal forfettario, si entrerebbe in un biennio transitorio con la tassa piatta al 20%. Per poi passare al regime fiscale ordinario. E questo anche perché il brusco passaggio dal 15% al 43% di tasse, che è l’aliquota massima tra gli scaglioni IRPEF, contribuisce ad ostacolare la crescita dimensionale delle micro e delle piccole imprese.