Ci avevano scritto in questi mesi molti lettori stranieri la cui domanda per il Reddito di Cittadinanza risultava sospesa. Il Governo ha sbloccato la procedura e l’Inps sta già provvedendo ad inviare gli SMS per il ritiro della card. L’importo del Reddito di Cittadinanza riconosciuto agli stranieri include il calcolo degli arretrati. La conferma arriva dopo l’accordo firmato tra Ministero del Lavoro e Ministero degli Esteri. Restano fermi ovviamente i requisiti previsti: solamente i cittadini provenienti dai 19 paesi dell’elenco sul sito Inps saranno tenuti a presentare la documentazione aggiuntiva (il Bhutan, la Repubblica di Corea, le Figi, il Giappone, Hong Kong, l’Islanda, il Kosovo, il Kirghizistan, il Kuwait, la Malaysia, la Nuova Zelanda, il Qatar, il Ruanda, San Marino, Santa Lucia Singapore, la Svizzera, Taiwan e Tonga).

A tal proposito ricordiamo che gli stranieri beneficiari del reddito di cittadinanza sono quelli dell’Unione Europea o di paesi terzi in possesso di regolare permesso di soggiorno UE (soggiornanti di lungo periodo), o apolidi con permesso di soggiorno.

Quanto spetta agli stranieri a titolo di Reddito di Cittadinanza?

Con le card arrivano anche gli arretrati.

Il sussidio spetterà anche ai cittadini di paesi terzi se familiari di cittadini italiani o comunitari, titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, e ai titolare di protezione internazionale. C’è poi un’altra condizione essenziale: è richiesta la residenza in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.

Reddito di Cittadinanza Stranieri: primo pagamento e procedura

Con circolare del 3 dicembre 2019, l’Inps ha chiarito che per le istanze prodotte a partire dal mese di aprile 2019 da parte dei cittadini non comunitari e non presenti nella lista sopra citata, il rilascio della card del reddito di cittadinanza sarà disposto immediatamente. Contestualmente alla consegna delle tessere RdC sarà anche predisposto il primo pagamento del sussidio spettante con eventuali arretrati.

Il secondo step prevede infatti che l’Inps dia disposizione a Poste Italiane, per la ricarica della carta, includendo anche le mensilità arretrate spettanti a ciascun titolare, in base alla data di presentazione della domanda originaria e dopo il controllo della permanenza dei requisiti.

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