Molti beneficiari del Reddito di Cittadinanza stanno aspettando la ricarica della carta di gennaio, la prima del 2020. Attenzione però perché se non si rinnova l’ISEE entro la scadenza imminente, questa erogazione potrebbe essere l’ultima. Per gennaio infatti, il Governo ha ammesso la possibilità di ricevere il sussidio anche tenendo conto dei vecchi dati ISEE ma l’eccezione non si ripeterà per i prossimi mesi. Da febbraio chi non aggiornerà i dati ISEE si troverà con il sussidio sospeso.

Reddito di Cittadinanza gennaio: che cosa fare per non perdere il sussidio

I beneficiari del RdC che non hanno già provveduto, quindi, devono procedere con l’aggiornamento dei propri dati: c’è tempo fino al 31 gennaio. 

Le conseguenze per chi non rispetta la scadenza sono confermate anche nella pagina Facebook Inps per la Famiglia: sospensione reddito di cittadinanza da febbraio. Anzi la sospensione non riguarda solamente il RdC ma anche altre prestazioni eventualmente erogate e dipendenti dall’Isee: tra queste anche la pensione di cittadinanza o il Bonus bebè.

Ma come si aggiorna il proprio ISEE? Per il modello Isee 2020 occorre compilare la Dsu, la Dichiarazione Sostitutiva Unica, inserendo le informazioni riguardo la composizione del nucleo familiare nonché la situazione patrimoniale e reddituale.

Nella pagina Facebook sopra linkata si spiega più nel dettaglio la procedura da seguire per aggiornare il proprio reddito ISEE: “Per la compilazione vi rimandiamo al messaggio di settembre che prevede che per ottenere l’Isee si debbano inserire redditi da lavoro del 2018 (Certificazione Unica e dichiarazione dei redditi 2019), giacenze e saldi di conti correnti postali e bancari, ecc. al 2018. Il decreto Crescita prevede la possibilità di optare, se più conveniente, per giacenze e saldi 2019. Vi aggiorneremo come di consueto su questa ultima possibilità nei prossimi giorni”. La Dichiarazione Sostitutiva Unica può essere presentata presso un ufficio Caf, presso l’ente che eroga la prestazione (in questo caso una sede Inps), agli sportelli del Comune oppure per via telematica sul sito Inps.

In conclusione ricordiamo a tutti i beneficiari del reddito di cittadinanza che non lo hanno già fatto, di provvedere ad aggiornare l’Isee e fornirne comunicazione entro il 31 gennaio 2020.