Con la prossima riforma del reddito di cittadinanza, che dovrebbe arrivare già con la prossima Legge di Bilancio (quindi entro la fine dell’anno), alcuni degli attuali percettori potrebbero essere tagliati fuori dal sussidio.
Il problema del reddito di cittadinanza, come più volte segnalato anche da alcuni importanti istituti (come l’ISTAT), è che non starebbe funzionando come previsto, almeno per quel che riguarda la parte delle politiche attive. Il sussidio, in altre parole, non starebbe creando occupazione. Anzi, secondo alcuni dei suoi detrattori, ne sarebbe addirittura un ostacolo.


Ed è così che il governo vorrebbe attuare alcune modifiche strutturali a questa misura, con ò’introduzione di un limite d’età, in modo che lo stesso possa continuare ad essere percepito dai soli “fragili”:

  • anziani senza un lavoro;
  • nuclei familiari con la presenza di minori;
  • nuclei familiari con la presenza di disabili.

Il reddito di cittadinanza, in altre parole, presto potrebbe essere precluso ai giovani senza un lavoro. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Modifiche al reddito di cittadina, spunta un limite d’età

Soltanto nei giorni scorsi, vi avevamo parlato di alcune delle modifiche all’Istituto del reddito di cittadinanza in fase di discussione all’interno del governo.
A tal riguardo, sembrava prendere piede l’ipotesi promossa dal leader della Lega, Matteo Salvini, con l’erogazione dell’assegno a tutti gli attuali percettori (quindi anche ai giovani senza un lavoro) ma con la decadenza dal sussidio già alla prima proposta di lavoro rifiutata. Oltre a questo, si prevedeva un limite temporale entro il quale poter percepire il sussidio in misura piena, con un meccanismo di decurtazioni programmate.
Ad ogni modo, di recente, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, ha rilasciato un’intervista su Skytg24, con la quale è tonato a parlare di un limite d’età.

“Chi ha tra i 18 e i 59 anni, senza minori a carico, ed è in grado di lavorare – ha spiegato Fazzolari -perderà l’assegno legato al Reddito di cittadinanza, anche se non immediatamente.

Lo manterranno, invece, gli invalidi, chi è in difficoltà, chi ha minori a carico senza avere adeguati mezzi di sostentamento”.

Insomma, è ormai certo che il reddito di cittadinanza a breve non esisterà più, almeno per come lo conosciamo adesso. Tuttavia, sembrerebbe ancora lontano un accordo di massima tra le file della maggioranza. Per avere maggiori certezze su tutte le novità che saranno apportate a questo Istituto, non ci resta che attendere la pubblicazione, e quindi la lettura, del testo definitivo della Legge di Bilancio 2023.