Per il Reddito di Cittadinanza nel 2022, la parola passa ai sindaci? La domanda è d’obbligo in quanto la Lega è tornata alla carica sul sussidio. Dopo che questo, proprio per il 2022, è stato tra l’altro rifinanziato dal Governo italiano con 1 miliardo di euro aggiuntivo.

In particolare, sul reddito di cittadinanza, e sulla possibilità al riguardo di dare la parola ai sindaci, spicca la posizione del senatore della Lega Nord Giorgio Maria Bergesio. L’esponente del Carroccio, infatti, caldeggia di affidare la gestione del reddito di cittadinanza ai comuni.

Vediamo perché.

Reddito di Cittadinanza nel 2022: la parola passa ai sindaci?

Nel dettaglio, in base alla posizione dell’esponente della Lega Nord, dare la parola ai sindaci ed ai comuni, per il Reddito di Cittadinanza, significherebbe dire basta alle truffe sul sussidio. Potendo così erogare il beneficio economico solo ai cittadini onesti e davvero in condizione di difficoltà economica. Oltre che disposti a cercare lavoro per uscire dalla condizione di povertà e di disagio economico-sociale.

Nessuno meglio dei Sindaci, infatti, conosce i propri cittadini. E sono pure gli amministratori più vicini al territorio per capire quali siano le reali esigenze dei residenti. Quindi, sul Reddito di Cittadinanza la parola passa davvero ai Sindaci? Certo che no, almeno nell’immediato. Visto che trattasi di una proposta che, per esempio, non sarebbe accolta da partiti che attualmente sostengono la maggioranza di Governo come il MoVimento 5 Stelle.

Qual è per il sussidio il ruolo dei comuni italiani?

Sul Reddito di Cittadinanza, tra l’altro, i comuni sono già chiamati in causa da tempo attraverso una misura istituita ma mai decollata realmente. Ovverosia, la misura che è rappresentata dai Progetti Utili alla collettività (PUC), così come è riportato in questo articolo. Ovverosia, i lavori socialmente utili e su misura per i percettori del sussidio. Ma tra la pandemia e la burocrazia, ad oggi molti percettori di RdC non solo non trovano lavoro.

Ma non partecipano nemmeno ai PUC in quanto molti comuni non li hanno ancora attivati.