Già nel discorso alle Camere, Conte ha espresso la volontà di confermare il Reddito di Cittadinanza. Ci saranno però delle novità. Che cosa aspettarsi? La chiave sembra essere quella di una svolta verso l’inserimento nel mondo del lavoro, abbandonando gradualmente il carattere assistenzialista della misura. Il neo ministro del lavoro Nunzia Catalfo ha dichiarato che il Governo è intenzionato a confermare Quota 100, oltre che il Reddito di cittadinanza.

Reddito di Cittadinanza 2020: quali novità e che cosa cambia per chi già lo percepisce

Conte ha spiegato ai deputati la volontà di implementare e monitorare il reddito di cittadinanza: “non deve avere finalità assistenziale ma deve servire a recuperare al circuito lavorativo persone esiliate, emarginate”.

Voci vicine al Partito Democratico confermano che il punto debole del sussidio è il tentativo di dare risposta a problemi di natura diversa con un unico strumento. Da un lato, infatti, c’è il contrasto alla povertà, dall’altro l’impegno per le politiche attive del lavoro. Sul primo fronte al governo sembrano tutti concordi nell’affermare che il RdC sta funzionando. Dunque va mantenuto. A fare acqua è il secondo step. L’obiettivo del Dem sarebbe dunque quello di distinguere gli obiettivi del reddito di cittadinanza in modo più netto.

Resta da capire quale sarà la disponibilità al compromesso da parte dei 5 Stelle. I grillini appaiono più orientati per interventi soft volti a migliorare più che a modificare l’impianto. Del resto al Pd non converrebbe fare passi falsi forzando la mano. E in effetti dalle file democratiche hanno chiarito questa posizione di collaborazione: “il nuovo governo si è appena insediato, le cose vanno fatte insieme. Si può fare tutto se anche loro sono disposti”.