In arrivo le prime lettere di presentazione nei comuni, in attuazione della fase due della misura del cosiddetto “Reddito di cittadinanza”.

Tutti i beneficiari, in questi giorni, potrebbero essere convocati dai comuni di residenza al fine di intraprendere un percorso personalizzato volto all’inserimento nel mondo del lavoro, attraverso ad esempio: il completamento degli studi, la prestazione di attività al servizio della comunità ecc.

In data 3 marzo 2020, il Comune di Palermo attraverso una nota ufficiale, ha comunicato ai beneficiari del RDC la loro convocazione per la definizione dei Patti per l’inclusione sociale previsti all’art.

4 della L. 28 marzo 2019, n.26 che ha convertito il decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4.

Vediamo meglio di cosa si tratta e le sanzioni previste dalla legge in caso di mancata presentazione.

Convocazione dei percettori di Reddito di cittadinanza

Come comunicato dal comune di Palermo: “L’erogazione del beneficio è condizionata all’adesione ad un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale che prevede attività al servizio della comunità, di riqualificazione professionale, di completamento degli studi, nonché altri impegni individuati dai servizi competenti finalizzati all’inserimento nel mercato del lavoro e all’inclusione sociale. Pertanto i beneficiari che non si presenteranno alle convocazioni potranno incorrere nelle sanzioni previste all’art. 7 della stessa legge”.

Ma cosa succede in caso di mancata presentazione dei beneficiari del Reddito dio Cittadinanza?

Le sanzioni per i soggetti che non si presentano alle convocazioni, senza una motivazione valida, potrebbero essere pesanti.

In particolare, le sanzioni per chi non si presenta al Centro per l’Impiego sono:

  • Assenza per la prima volta: è prevista la decurtazione di 1 mensilità di Reddito di cittadinanza;
  • Assenza per la seconda volta: decurtazione di 2 mensilità;
  • Ulteriore assenza: è punita con la decadenza reddito di cittadinanza.

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