L’OCSE, nel suo rapporto Going for Growth 2021 di recente pubblicazione, ha promosso alcune delle principali riforme varate dal nostro Paese nel corso degli ultimi anni.
Positivo, in particolare, il giudizio sull’Istituto del Reddito di cittadinanza. Anche se, bisogna dirlo, la misura non viene promossa in toto, ma soltanto nella parte che riguarda il mero sussidio, capace, spiega l’OCSE, di “migliorare radicalmente la rete di sicurezza sociale, introducendo maggiori benefici per le famiglie insieme a condizioni più rigorose”.


Il Reddito di cittadinanza, però, non è soltanto un mero sussidio, ma, così come viene descritto dall’INPS, è anche “un sostegno economico finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale”.
Lato lavoro, per l’OCSE ci sarebbe ancora tanto da fare.

Reddito di cittadinanza, per l’OCSE c’è ancora tanto da fare

L’OCSE, nel suo rapporto Going for Growth 2021, ha dichiarato che “la rete di sicurezza sociale de nostro Paese è stata radicalmente migliorata con il regime del reddito di cittadinanza, che introduce maggiori benefici per le famiglie”.
Lato lavoro, però, la questione è ben diversa. Come già detto, l’Istituto del Reddito di cittadinanza principalmente “ha l’obiettivo di migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e aumentare l’occupazione”.

Ad oggi – bisogna anche dirlo, complice l’emergenza sanitaria del Coronavirus – il numero dei beneficiari del reddito di cittadinanza ricollocati è nettamente inferiore rispetto alle attese. Per la stessa OCSE, relativamente a quest’ultimo aspetto, c’è ancora molto da fare. In particolare, l’Organismo internazionale ha chiesto di migliorare:

  • la progettazione dei corsi di formazione;
  • i programmi di ricerca e formazione del lavoro.

Solo così, spiega l’OCSE, la “protezione sociale” del Reddito di Cittadinanza potrà sostenere l’ingresso nel mercato del lavoro.

 

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