L’applicazione delle regole sul reddito di cittadinanza sarà meno rigida per tenere conto dell’emergenza coronavirus.  Come abbiamo già avuto modo di vedere sono state sospese le condizionalità previste per i beneficiari del Reddito di cittadinanza che prevedevano alcuni obblighi relativi al lavoro (DID, Patto per il lavoro, convocazione al CPI, obblighi di accettazione offerta di lavoro congrua, ecc.)

Il quesito che giunge in redazione ci porta invece ad approfondire un’altra questione: resta il limite mensile per spendere l’importo accreditato? In altre parole chi non usa tutto il reddito di cittadinanza nel mese in cui viene caricato rischia la decurtazione dell’importo?

Buongiorno , ad oggi vi è un saldo disponibile sulla mia carta rdc di circa 280 euro … viste le restrizioni alla circolazione e le difficoltà per recarsi presso i punti vendita di vario genere è d’obbligo utilizzare l’importo di cui sopra entro il 27 c.m. (data presumibile dell’accredito rata di marzo) senza subire detrazioni previste per il non completo utilizzo della somma accreditata?
In buona sostanza devo utilizzare i 280 euro circa che sono sulla mia card entro il 27 marzo c.a. ?
Grazie in anticipo per la risposta .
Distinti saluti 

FM

A ben vedere questa più elastica appare essere proprio l’interpretazione corretta.

Il Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020 causa emergenza Coronavirus ha sospeso tutti gli obblighi e le misure di  condizionalità a cui è legato il riconoscimento del reddito di cittadinanza, per i prossimi due mesi, ivi incluso anche l’obbligo di non spendere tutto e il divieto di accumulare parte dell’importo pena l’applicazione di una decurtazione. Non si rischiano tagli né tantomeno la decadenza dal diritto al RdC per i prossimi due mesi.

La sospensione di determinate condizioni non riguarda solo il reddito di cittadinanza ma in generale tutte le prestazioni a sostegno del reddito: anche Naspi, Dis-coll e cassa integrazione.