Dopo molti attacchi politici e mediatici al Reddito di Cittadinanza, arrivano le prime considerazioni da parte di istituzioni internazionali; in questo caso, però, si tratta di pareri positivi.
Soltanto qualche giorno fa, vi avevamo parlato di un documento redatto dal Fondo monetario Internazionale; il quale, seppur proponendo qualche correttivo di sorta (come il cosiddetto cumulo parziale), ha sostanzialmente promosso questo strumento.
Di recente, inoltre, la Commissione Europea ha suggerite alcune modifiche al reddito di cittadinanza e ad altre importanti misure; come ad esempio il Superbonus 110% e gli altri bonus edilizi.

Vediamo meglio di cosa si tratta.

Reddito di cittadinanza, dal fondo monetario alla Commissione Europea

Sia il Fondo Monetario Internazionale che la Commissione Europea, in sostanza, hanno espresso un parere positivo sull’istituto del reddito di cittadinanza, consigliando però qualche modifica.
Secondo il recente rapporto periodico sull’Italia redatto dal Fondo monetario internazionale, per evitare dipendenza dal welfare e disincentivi al lavoro, l’uscita dal beneficio del reddito di cittadinanza, in caso di accettazione di un lavoro precario, dovrebbe essere graduale. In sostanza, l’istituto ha consigliato all’Italia quello che già da tempo veniva chiesto da molti osservatori, ossia l’introduzione del cosiddetto “cumulo parziale” tra lavoro e sussidio.
Per il “country report” della commissione europea, inoltre, il reddito di cittadinanza ha avuto un ruolo positivo sulla riduzione della povertà. Bruxelles però consiglia di tenere conto anche delle “differenze regionali nel potere d’acquisto”.

Superbonus 110% e altri bonus edilizi, serve una proroga

Oltre al reddito di cittadinanza, il documento si sofferma anche su altre misure; come, ad esempio, i vari bonus edilizi.

Secondo il report della Commissione Europea, l’Italia sta utilizzando il Pnrr per “rimuovere gli ostacoli allo sviluppo delle energie rinnovabili e per sostenere gli investimenti nell’efficienza energetica”.

“L’ambizione dell’Italia di migliorare la prestazione energetica del suo parco immobiliare, si legge nel report, dovrebbe essere calibrata per estendersi oltre il periodo di tempo del regime Superbonus e dei finanziamenti nell’ambito del Pnnr.

Ciò fornirebbe anche la certezza al mercato di proporre soluzioni di efficienza energetica e ristrutturazioni edilizie”.

L’Ue, infine, chiede che tali bonus diventino strutturali e suggerisce quale direzione intraprendere.