Tra i limiti della carta del reddito di cittadinanza, oltre al divieto di usarla per giochi d’azzardo e a premi, c’è quello degli acquisti online. La card non funzionerà per l’e-commerce. Ci hanno scritto diversi lettori per chiederci le ragioni di questa scelta del governo e per sapere se il limite riguarderà tutti i siti internet, indipendentemente da beni e servizi che vendono o se, ad esempio, potrebbero essere ammessi ordini di cibo a domicilio.

Perché non si potrà usare per acquisti online la carta con il reddito di cittadinanza

La ratio del divieto all’uso della card del reddito di cittadinanza per il gioco d’azzardo è facilmente intuibile.

Alcune critiche riguardano invece il limite per gli acquisti online. C’è chi ha interpretato questa regola come un’imposizione sul come e dove spendere il sussidio.
A ben vedere però il divieto non nasce dalla volontà di imporre modalità di spesa quanto piuttosto dall’impegno a voler sostenere l’economia locale. Chi compra online nella maggior parte dei casi lo fa su grossi siti di e-commerce.

Si potrebbe obiettare che chi ordina cibo a domicilio spesso lo fa in negozi vicino casa che offrono questo servizio ma come sarebbe stato possibile controllare queste eccezioni?

Del resto, in misura contenuta, certi acquisti sono indirettamente impossibili da vietare. Dalla card infatti è possibile prelevare fino a 100 euro al mese (l’importo è incrementato in base al numero di componenti del nucleo familiare). Se questi vengono caricati su un altro conto di fatto si può fare shopping online.

Che qualche contraddizione o paradosso possa nascere è quasi fisiologico soprattutto in questo primo anno. Qui dovrebbe subentrare il buon senso di chi beneficia del reddito di cittadinanza e, dove non arrivi questo, i controlli anti furbetti per evitare abusi nell’utilizzo del sussidio.

Leggi anche:

E’ realistico prevedere il carcere per chi truffa nei requisiti del reddito di cittadinanza?