In attesa di sapere se presto ci saranno novità in merito al Reddito di cittadinanza, i percettori si chiedono quando verrà erogato quello di competenza del mese di settembre 2021. Chi, invece, ha presentato domanda entro lo scorso mese di agosto si domanda quando riceverà il primo accredito.

Cos’è il reddito di cittadinanza

Il reddito di cittadinanza, ricordiamo, è previsto come misura di contrasto alla povertà. Si tratta di un sostegno economico finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale.

Qualora tutti i componenti del nucleo familiare abbiano età pari o superiore a 67 anni, oppure se nel nucleo familiare sono presenti anche persone di età inferiore a 67 anni in condizione di disabilità grave o non autosufficienza, il sussidio assume la denominazione di Pensione di Cittadinanza (PdC).

Il beneficio è erogato (mensilmente) attraverso l’accredito dell’importo su una carta di pagamento elettronica, la Carta Reddito di Cittadinanza ed è condizionato all’adesione a un percorso di accompagnamento al lavoro e all’inclusione sociale che, in ragione delle caratteristiche del nucleo beneficiario, prevede la sottoscrizione della Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro (DID) e del Patto per il lavoro presso il Centro per l’impiego, ovvero del Patto per l’inclusione sociale presso i servizi sociali dei comuni.

Quando è pagato il reddito di cittadinanza di settembre

In genere per chi già lo percepisce, l’accredito della somma spettante avviene dal giorno 27 del mese di competenza (giorno più o giorno meno). Pertanto dal 27 settembre 2021 i percettori riceveranno l’accredito del reddito di cittadinanza di settembre.

Chi, invece, ha presentato domanda di accesso al sussidio entro il 31 agosto 2021, riceverà il primo accredito a partire dal 16 settembre 2021.

Le possibili novità in arrivo

Detto ciò, alcune novità potrebbero arrivare nei prossimi mesi. Le intenzioni dell’esecutivo, infatti, non sarebbero quelle di eliminare il reddito di cittadinanza, bensì di rivederlo in alcuni punti.

In dettaglio, si intenderebbe:

  • coinvolgere le agenzie di lavoro (escludendo, dunque, il i centri per l’impiego nella ricerca delle offerte di lavoro per i percettori del reddito di cittadinanza)
  • tracciare le offerte di lavoro che pervengono ai percettori del sostegno (tracciamento che potrebbe, ad esempio, avvenire tramite e-mail, massaggi su Whatsapp o sms)
  • ridurre da tre mesi a due mesi la durata dei rapporti di lavoro che il percettore del sussidio non potrà rifiutare.

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