L’introduzione nel 2019 di una misura universale di contrasto alla povertà come il reddito di cittadinanza, si rivela oggi fondamentale strumento per arginare – nella misura consentita dal disegno attuale – la condizione di povertà di oltre 1,2 milioni di famiglie.

Lo ha rilevato la corte dei conti nella sintesi dell’audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato.

 

Reddito di Cittadinanza e contrasto delle povertà

Nel complesso, l’istituto del reddito di cittadinanza, ad oltre un anno di distanza dall’approvazione, si conferma in grado di fornire un apprezzabile contributo al contrasto della povertà assoluta, soprattutto nel Mezzogiorno.

Il programma, ad ogni modo, evidenzia molti punti di fragilità, tra i quali:

  • la distribuzione del beneficio in rapporto alla numerosità dei nuclei familiari assistiti;
  • il coinvolgimento nel programma di cittadini extracomunitari con un numero limitato di anni di residenza in Italia;
  • l’ammontare e il tipo di supporto in presenza di soggetti, per ragioni diverse, particolarmente fragili;
  • il rafforzamento delle capacità dell’amministrazione di “smistare” i nuclei che chiedono assistenza verso i due distinti percorsi (inclusione e lavoro) e la effettiva possibilità di impiego di coloro i quali risultano teoricamente abili ad esercitare attività di lavoro.

A questo bisogna aggiungere quanto detto dalla stessa corte in un precedente report, secondo il quale: per quanto riguarda l’altro pilastro del reddito di cittadinanza, quello relativo alle politiche attive, “i risultati appaiono al momento largamente insoddisfacenti”.

 

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