Ad oggi sul reddito di cittadinanza va detta una cosa fondamentale. Nulla è certo al momento, perché qualsiasi voce, progetto o indiscrezione restano tali. Sono tutte delle semplici ipotesi. È vero comunque che il governo che si andrà a costituire è un governo che sarà composto da forze politiche che hanno sempre visto in negativo il reddito di cittadinanza. E forse è questo che spinge i più a considerare come a rischio la misura dal 2023. È anche vero però che ultimamente sulla misura ci sono stati degli aggiornamenti a livello europeo con la UE che ha sollecitato gli Stati membri, compresa l’Italia, a potenziare le misure simili al reddito di cittadinanza.

Evidentemente la condizione di povertà assoluta in diversi Stati, soprattutto oggi con la grave crisi economica ed energetica che c’è, ha spinto i vertici della comunità Europea a dare maggiore importanza a sussidi di questo genere. Quindi qualsiasi cosa si dice del sussidio oggi, resta soltanto una diceria. Almeno fino all’insediamento del nuovo governo e alle prime bozze della legge di Bilancio che andrà a presentare entro fine anno. 

“Gentile esperti di InvestireOggi, vi scrivo per chiedervi come devo fare nel momento che ho intenzione di presentare domanda di reddito di cittadinanza ma non ho i requisiti utili al beneficio. Requisiti che dovrei centrare però l’anno venturo. Ho sentito dire che da gennaio è probabile che il sussidio venga cancellato dal nuovo governo di Giorgia Meloni. Ma ho anche letto, anche su un vostro approfondimento, che si tratta di una ipotesi e che probabilmente per il reddito di cittadinanza varrà il meccanismo del diritto acquisito. Mi chiedo, se dall’anno prossimo non si potrà più richiedere il reddito di cittadinanza ed io il diritto al sussidio lo maturo proprio l’anno prossimo, verrò tagliata fuori? Come devo fare per rientrare nei requisiti già quest’anno magari presentando domanda entro fine anno in modo tale da sfruttare, se davvero funziona così, la possibilità di percepirlo nel 2023?” 

Le ipotesi sul reddito di cittadinanza restano ipotesi, ma il rischio c’è 

reddito di cittadinanza
Anche noi della relazione ci teniamo ben distanti dal considerare come ufficiali voci e dicerie sul reddito di cittadinanza.

Resta il fatto che non è azzardato ipotizzare che il nuovo governo metta a mano alla misura, soprattutto però su due aspetti. Il primo è quello delle politiche attive sul lavoro che per tutti devono essere potenziate. Il reddito di cittadinanza nasceva con una misura che da un lato avrebbe voluto dare sostegno alle famiglie più in difficoltà, mentre dall’altro avrebbe dovuto trovare una nuova collocazione lavorativa ai cosiddetti attivabili presenti in un nucleo familiare. Politiche attive del lavoro che evidentemente hanno fallito se è vero che oggi sono numerosi i beneficiari del sussidio che sono arrivati ben oltre il terzo rinnovo di 18 mesi. Un’altra area di intervento invece sarebbe quella di detonare il fenomeno dei cosiddetti furbetti del reddito di cittadinanza. In pratica sembra che l’indirizzo che prenderà il nuovo esecutivo sia quello di correggere la misura limitando il pericolo di erogarla a soggetti che sfruttano solo l’occasione di prendere soldi dallo Stato. 

 

I correttivi al reddito di cittadinanza più probabili 


Non è azzardato presupporre che verranno imposti dei limiti alla misura è che se si arriva ad una sua cancellazione e sostituzione con altra misura, i beneficiari potrebbero essere molti di meno. Il pericolo esiste, ed è quello che ci sentiamo di dire alla nostra lettrice che ci chiede un consiglio sul da farsi proprio in funzione del reddito di cittadinanza. Se davvero nel 2023 la misura sparirà, o le domande verranno corrette e ridotte come platea, potrebbe essere il caso di adoperarsi per sfruttare il cosiddetto diritto acquisito.

Come funziona il sistema del diritto acquisito

In effetti anche per il reddito di cittadinanza potrebbe funzionare il meccanismo che tutela per esempio i pensionati. Questi nel momento in cui si trovano innanzi a riforme del sistema e nuove misure in sostituzione delle vecchie, non perdono il diritto alle precedenti. Chi ha maturato un diritto ad una determinata prestazione dello Stato, lo mantiene inalterato anche di fronte a dei cambiamenti. Questo dovrebbe valere sia per la previdenza che per l’assistenza e quindi anche per i sussidi come il reddito di cittadinanza. 

Nessun rischio per i beneficiari di oggi o per chi lo diventerà nel 2022 

Quando il legislatore passò dal REI (Reddito di inclusione) al RDC (Reddito di cittadinanza), il meccanismo che adottò fu proprio il diritto acquisito. I beneficiari della vecchia misura rimasero tali nonostante l’introduzione della nuova. Praticamente chi aveva maturato il diritto al REI all’epoca non lo ha perso. Se faranno lo stesso con il reddito di cittadinanza, chi lo percepisce già dovrebbe essere tutelato da qualsiasi modifica alla misura. E così per chi presenta domanda oggi e quindi rientra tra i beneficiari in base ai requisiti oggi previsti dalla normativa in vigore. Nemmeno di fronte a variazioni significative alla misura. 

L’ISEE corrente può tornare utile? Ecco i perché 

Isee corrente

Isee direttamente dal sito INPS

La nostra lettrice dice di non avere i requisiti per il sussidio ma che li centrerà nel 2023. Significa che tra il 2020 e il 2021 qualcosa a livello patrimoniale e reddituale è cambiato per lei. Evidentemente possiamo presupporre che il mancato diritto al reddito di cittadinanza della lettrice dipende dal fatto che ha un ISEE troppo alto. E quindi esce fuori dal perimetro della misura. Ma producendo l’ISEE 2023 potrebbe risolvere. Perché si terranno in considerazione il reddito e i patrimoni 2021 e non del 2020 come l’ISEE oggi in corso di validità. Evidentemente la nostra lettrice nel 2021 avrà perso il lavoro o consumato soldi presenti sui conti correnti.

Oppure è cambiato qualcosa a livello di composizione del nucleo familiare, con la fuoriuscita o l’ingresso di un altro componente che determinano una variazione dell’ISEE. 

Come diventare beneficiari del reddito di cittadinanza subito 

Per la nostra lettrice potrebbe essere il caso quindi di verificare la possibilità di presentare immediatamente l’ISEE corrente. Si tratta della versione che tiene in considerazione cambiamenti recenti della condizione reddituale e patrimoniale di un richiedente. In pratica è la versione dell’ISEE che consente di determinare con più precisione la condizione attuale di un nucleo familiare. Questo ISEE potrebbe fare al caso della lettrice che potrebbe rientrare tra i beneficiari del sussidio anche oggi. E rientrarvi subito potrebbe permettergli di evitare i rischi prima citati. Ripetiamo che parliamo di ipotesi. E soprattutto anche il consiglio dalla lettrice potrebbe non essere quello giusto. Questo dal momento che nulla è ancora deciso e che il diritto al reddito di cittadinanza possibile con l’ISEE corrente necessita di maggiori informazioni dalla lettrice stessa.