Il Reddito di Cittadinanza con altri due pagamenti prima dei tagli. Ecco, infatti, quando arriveranno le decurtazioni sul sussidio. Perché a partire dal 2022 per la misura si cambia. In particolare, l’RdC per il prossimo anno è stato non solo confermato. Ma è stato pure rifinanziato. Così come è riportato in questo articolo.

Pur tuttavia, sotto certe condizioni i beneficiari del Reddito di Cittadinanza rischiano una riduzione degli importi mensili riconosciuti. Vediamo allora quando tutto ciò potrà accadere. Fermo restando che c’è il Reddito di Cittadinanza con altri due pagamenti prima dei tagli.

Ovverosia, le ricariche sulla PostePay relative ai mesi di novembre e di dicembre del 2021.

Reddito di Cittadinanza con altri due pagamenti prima dei tagli, ecco quando arriveranno le decurtazioni

Nel dettaglio, per quel che riguarda il Reddito di Cittadinanza con altri due pagamenti prima dei tagli, le decurtazioni sono strettamente legate alle politiche attive sul lavoro. E precisamente al rifiuto delle offerte di lavoro proposte dai Centri per l’Impiego. Oppure ed anche dalle agenzie di lavoro. In quanto questa potrebbe essere una delle novità in vista dell’approvazione definitiva della legge di Stabilità.

Il Reddito di Cittadinanza con altri due pagamenti prima dei tagli prevede, a partire dal 2022, una decurtazione che è pari a 5 euro al mese. Questo taglio dovrebbe comunque scattare solo dopo il pagamento delle prime sei mensilità. Ed in caso di rifiuto di un’offerta di lavoro congrua.

Quando si rischia dal 2022 la decadenza dal beneficio economico che è rappresentato dall’RdC

Dal Reddito di Cittadinanza con altri due pagamenti prima dei tagli, inoltre, si potrà passare nel 2022 dalle decurtazioni alla revoca del beneficio. Con sole due offerte di lavoro congrue rifiutate rispetto alle attuali tre. Inoltre, i percettori occupabili dell’RdC, per non incorrere nei tagli o nella revoca dei pagamenti, saranno chiamati ad accettare offerte di lavoro anche di brevissima durata.

In modo tale, quindi, da erogare il sussidio solo a quelle famiglie con percettori occupabili che vogliono davvero trovare un’occupazione.