Anche se la povertà non è stata abolita, la misura del Reddito di Cittadinanza, sta dando i suoi effetti positivi.

È vero ci sono molte criticità, ma sarebbe un errore eliminare questa misura.

Cosi parla il Presidente dell’Istituito Nazionale di Previdenza Sociale, Pasquale Triddico, in una recente intervista rilasciata a “La Stampa”.

Secondo Triddico: “il Reddito di cittadinanza non ha abolito la povertà. Ma funziona”, e spiega, esso “è distribuito tra poco più di un milione di nuclei familiari”.

Se a questi si aggiungono quelli previsti dalla relazione tecnica della legge, a regime raggiungeremo tre dei cinque milioni di persone considerate povere dall’Istat: il sessanta per cento”.

Sebbene sarebbe un grosso errore eliminare questa misura, essa potrebbe essere resa maggiormente efficiente. Soprattutto sul piano della distribuzione.

Il presidente Triddico si riferisce, in particolare, al fatto che gli importi erogati ai soggetti economicamente in difficoltà, non tengono conto del costo della vita delle diverse regioni italiane.

In altre parole, il bonus non può essere di uguale importo per tutti i soggetti.

Bisognerebbe fare una distinzione in base alle diverse regioni, ma anche all’interno delle stesse.

È infatti ovvio che il costo della vita è molto diverso anche tra grandi città e piccoli paesi appartenenti alla stessa regione.

Reddito di cittadinanza: in che misura viene erogato?

Come chiarito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sulla pagina web del Reddito di Cittadinanza, Il beneficio economico, sostanzialmente, si compone di due parti:

  • Una integra il reddito familiare fino alla soglia di 6.000 euro moltiplicati per la scala di equivalenza (7.560 euro per la Pensione di cittadinanza);
  • l’altra, destinata solo a chi è in affitto, incrementa il beneficio di un ammontare annuo pari al canone di locazione fino ad un massimo di 3.360 euro (1.800 euro per la Pensione di cittadinanza). 

In ogni caso, la misura dell’importo non può essere superiore a 9.360 euro all’anno, ossia 780 euro mensili.

La soluzione di Triddico

Una possibile soluzione, per aggirare il problema della distribuzione del bonus, potrebbe essere quello di considerare il costo della vita.

Si potrebbe, ad esempio, tenere conto del il calcolo della variazione del costo degli immobili e dei servizi, non solo tra Nord e Sud, ma perfino tra quartieri della stessa città.

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