La bozza del Decreto Sostegno costituita da 26 articoli contiene la proroga della Cassa Integrazione e Naspi, la proroga delle rate per saldo e stralcio e rottamazione e la proroga di contributi a fondo perduto per le Partite IVA.

Inoltre, nella bozza del Decreto Sostegno spunta la proroga anche di misure di sostegno dei cittadini: il Reddito di Emergenza ed il Reddito di Cittadinanza e indennità Naspi.

Naspi: spunta la proroga nel Decreto Sostegno

L’articolo 12 del Decreto Sostegno ha prorogato quanto disposto dall’ex Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, che aveva annunciato altri due mesi dell’indennità Naspi per lavoratori che hanno esaurito il periodo di disoccupazione.

La durata dell’indennità Naspi è correlata alla carriera contributiva del lavoratore e viene erogata per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive degli ultimi 4 anni.

Per poter presentare l’istanza per richiedere l’indennità Naspi 2021 è necessario rispettare i seguenti requisiti:

  • il requisito lavorativo, il lavoratore deve poter far valere 30 giornate di lavoro effettivo;
  • lo stato di disoccupazione involontario;
  • il requisito contributivo ovvero il lavoratore deve poter far valere almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.

Reddito Emergenza: spunta la proroga nel Decreto Sostegno

I requisiti per accedere al Reddito di Emergenza saranno simili a quelli adottati in precedenza.

Chi ha già beneficiato della misura non è necessario presentare una nuova domanda: l’INPS erogherà fino a quattro nuove mensilità in maniera automatica, nella misura che va dai 400 agli 800 euro, in base al numero dei componenti del nucleo familiare.

Il Reddito di Emergenza è riconosciuto ai nuclei familiari in possesso dei requisiti socio-economici previsti dalla normativa (articolo 82, commi 2, 3 e 6, decreto-legge 34/2020).

Reddito Cittadinanza: spunta la proroga Decreto Sostegno

Tra le misure contenute nel Decreto Sostegno c’è il Reddito di Cittadinanza: si tratta di un beneficio economico, che si compone di due parti:

  • una destinata solo a chi è in affitto,
  • una integra il reddito familiare fino alla soglia di 6.000 euro moltiplicati per la scala di equivalenza (7.560 euro per la Pensione di cittadinanza).