Chi percepisce il reddito di cittadinanza ed ha figli (di età fino a 21 anni o senza limiti se trattasi di figli disabili) riceve il pagamento dell’assegno unico in automatico sulla carta Rdc (carta reddito cittadinanza). Senza necessità, dunque, di presentare domanda.

Regole ad hoc, invece, sono diramate dall’INPS nel caso di assegno unico quando il percettore del reddito di cittadinanza è un soggetto separato o divorziato. La questione l’abbiamo trattata in modo approfondito in un nostro precedente articolo.

Detto ciò, come noto, il legislatore, stabilisce che con la carta reddito di cittadinanza è possibile acquistare solo determinati tipi di beni e servizi. C’è in elenco di quelli che possono essere comprati e quelli che, invece, no. Inoltre è ammesso anche prelevare in contanti, ma fino ad un massimo mensile.

Carta reddito di cittadinanza: come superare il limite di prelievo

In dettaglio, il prelievo massimo in contanti che è possibile effettuare è di 100 euro mensili che è poi moltiplicato per una scala di equivalenza. L’importo, quindi, aumenta in funzione del numero dei membri del nucleo familiare e l’eventuale presenza di disabili gravi o non autosufficienti.

Queste le somme massime prelevabili in ciascun mese con la carta reddito di cittadinanza:

  • 100 euro per il singolo individuo
  • 140 euro per un nucleo familiare di due adulti
  • 180 euro per un nucleo familiare di due adulti e due figli minorenni
  • 210 euro per un nucleo familiare che ha raggiunto il valore massimo di 2,1 nella scala di equivalenza ai fini ISEE
  • 220 euro per un nucleo familiare numeroso in cui è presente un componente disabile grave o non autosufficiente.

Gli importi sopra riportati sono quelli che non tengono conto dell’assegno unico figli a carico. A questo proposito, l’INPS, nella Circolare n. 53 del 28 aprile 2022, ha precisato che, al fine di permettere ai beneficiari del sussidio di poter disporre anche della somma riferita all’assegno unico pagato per i figli, è ammesso prelevare in contanti, con la carta reddito di cittadinanza, anche al di sopra dei citati limiti.