
Mentre il premier Conte sale al Colle per rassegnare le proprie dimissioni (ed avviarsi verso un probabile Conte-ter) si è tenuto qualche giorno fa un confronto tra lo stesso premier, i rappresentanti del Governo sul Piano nazionale di ripresa e resilienza ed il presidente di Confartigianato Marco Granelli.
Il dibattito ha avuto come centro di attenzione il Recovery Plan. Il presidente Granelli ha tenuto a sottolineare i quattro fatturi su cui deve far leva il piano, ossia:
- valorizzazione delle piccole imprese
- efficienza amministrativa
- confronto continuativo con le parti sociali
- investimenti e riforme strutturali.
Recovery plan: le dichiarazioni di Granelli
Con il Recovery plan, per Granelli, si presente l’imperdibile occasione per spazzare via le inefficienze croniche del nostro Paese e per
“realizzare le riforme strutturali indispensabili per uscire dalla crisi e creare le condizioni per il rilancio della nostra competitività: dal fisco alla burocrazia, per liberare finalmente le imprese da adempimenti e costi inutili, fino alla giustizia civile e agli investimenti nelle infrastrutture materiali e immateriali”.
Per raggiungere questi obiettivi occorre evitare progetti costruiti a tavolino, continua Granelli, e puntare all’ascolto dell’economia reale con il costante coinvolgimento delle parti sociali per rispondere alle reali esigenze degli imprenditori.
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