A circa sei mesi dall’approvazione della nuova Rc auto familiare da parte del governo, solo due italiani su dieci hanno usufruito della possibilità per i componenti di una famiglia di ottenere la classe di merito migliore per un altro veicolo di proprietà.

È quanto emerge da un’indagine di Nielsen realizzata per Prima Assicurazioni, che scrive una nota, ha intervistato un campione di possibili beneficiari e ha rilevato che, dal 16 febbraio, quando la norma è entrata in vigore, ad oggi, a ottenere i vantaggi dell’Rc familiare è stato soltanto il 21,3% degli intervistati, rispetto al restante 78,7% che non ha utilizzato l’opzione.

Rc Auto familiare penalizzata dal lockdown

A influire sullo scarso ricorso alla norma è stato anche il lockdown per l’emergenza sanitaria, che ha portato oltre 6 italiani su 10 (il 60,7%) a rinviare l’acquisto di una nuova auto o di una nuova moto rispetto a quanto pianificato in precedenza. Di questi 6 italiani, in 4 (il 43,4%) hanno posticipato gli acquisti per le conseguenze economiche della pandemia del Covid, includendo sia chi ha rinviato l’acquisto di una seconda auto o moto, sia chi ha rinunciato momentaneamente a sostituire il suo attuale mezzo.

Come funziona l’assicurazione auto familiare

Con la nuova Rc Auto familiare il governo ha esteso i requisiti della cosiddetta legge Bersani. La norma permette, rinnovando un contratto di polizza o assicurando per la prima volta un veicolo nuovo o usato, di acquisire la classe di merito di un altro veicolo dello stesso proprietario o di un suo familiare stabilmente convivente. È possibile trasferire la classe di merito anche tra veicoli appartenenti a tipologie diverse (auto, moto o furgoni) ed è possibile ereditare la classe di merito sia in caso di acquisto di un nuovo veicolo, sia in fase di rinnovo di una polizza esistente, in assenza di sinistri con colpa nei precedenti 5 anni.

Tra i motivi indicati per il mancato utilizzo dell’Rc Auto familiare, il primo è la scarsa informazione e comprensione della norma. Lo ha dichiarato il 31,7% degli intervistati, mentre il 16% non ha stipulato nuove polizze negli ultimi sei mesi. Inoltre il 25,9% non ha beneficiato dell’opzione perché ha un solo veicolo nel proprio nucleo familiare e il 22,7% degli intervistati ha tutti i componenti della famiglia nella prima classe di merito. Solo il 2,4% non ha potuto accedere ai benefici della norma perché al momento della stipula della polizza aveva alle spalle un sinistro con colpa negli ultimi cinque anni.