In mancanza d’altro l’androne di un palazzo, una rampa di scale o l’ascensore possono sembrare luoghi abbastanza intimi per un incontro amoroso segreto, anche se non nel più comodo dei contesti.

Ma se dalle effusioni si passa al vero e proprio rapporto sessuale cosa rischia la coppia che si lascia andare alla passione in luoghi comuni di un palazzo o nell’ascensore?

Dal punto di vista legale ci sono diverse differenze e vedremo di capire quali sono e a cosa sono legate.

Sotto l’aspetto legale l’ascensore è più sicuro, anche se le scale, di notte, sono meno frequentate .

Consumare un rapporto sessuale sulle scale o sul pianerottolo di un palazzo è sconsigliato dal punto di vista legale poiché porta all’illecito di atti osceni in luogo pubblico poiché le scale condominiali sono un luogo aperto al pubblico. Anche se gli atti osceni in luogo pubblico sono, ormai, un reato depenalizzato, le conseguenze economiche possono essere abbastanza pesanti: sono previste, infatti, multe dai 5mila ai 30mila euro solo per la segnalazione di un passante e la sua testimonianza.

Come dicevamo, un rapporto sessuale nell’ascensore, dal punto di vista legale, è del tutto diverso poiché le porte, in questo caso, si chiudono e non consentono a nessuno di vedere cosa sta accadendo all’interno. La Corte di Cassazione a tal riguardo specifica che “La scalinata condominiale – essendo adibita al passaggio sia dei condomini che dei terzi diretti verso i singoli appartamenti – costituisce luogo aperto al pubblico. La condotta, concretizzatasi nello spogliare (anche se solo parzialmente) una donna al fine di compiere atti sessuali sulla stessa, costituisce di per sé ed oggettivamente condotta contraria al comune sentimento del pudore, come percepito attualmente dalla comunità sociale”.