Cosa succede se non si ritira una raccomandata pur avendo ricevuto l’avviso di giacenza nella cassetta della posta? Se, pur sapendo che una raccomandata ci attende all’ufficio postale perché ci è stato lasciato l’avviso di giacenza, decidiamo di non ritirare la missiva è bene sapere che la comunicazione si intende, in ogni caso, come se fosse stata ricevuta dal destinatario.

Gli effetti di una raccomandata non ritirata, per la quale però abbiamo ricevuto l’avviso di giacenza, si producono allo stesso modo che se fosse stata ritirata poiché le raccomandate non ritirate per compiuta giacenza sono valide a tutti gli effetti se il postino ha osservato la perfetta procedura.

Raccomandata non ritirata: quando è valida?

Per essere valida una raccomandata non ritirata deve essere dimostrabile che il postino, nel lasciare l’avviso di giacenza nella cassetta delle lettere della residenza anagrafica del destinatario, abbia osservato tutte le procedure per la cosiddetta compiuta giacenza.

A detta della Corte di Cassazione se l’avviso di giacenza è stato lasciato nel luogo di residenza del destinatario non ha importanza che egli abbia ricevuto o meno la missiva o abbia lasciato trascorrere la compiuta giacenza poiché “in tema di notificazione a mezzo del servizio postale e con riguardo alle ipotesi di mancata consegna del piego per temporanea assenza del destinatario, ovvero mancanza, rifiuto o inidoneità della persona abilitata a riceverlo, la notificazione si perfeziona, per il notificante, nel momento in cui il piego (non potuto consegnare) viene depositato presso l’ufficio postale, e, per il destinatario, nel momento in cui il piego viene ritirato, ovvero, in mancanza, quando interviene la cosiddetta compiuta giacenza”.

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