Non è che la Quota 102 la rimpiangeremo nel 2023? La domanda è d’obbligo per tutta una serie di ragioni. A partire dal fatto che la quota 100 è stata un flop. E di conseguenza, a fine anno, pure i risultati della 102, per il pensionamento anticipato, potrebbero essere tutt’altro che esaltanti.

Inoltre, forse la Quota 102 la rimpiangeremo nel 2023 perché tra le ipotesi sul tavolo, per la revisione strutturale della previdenza pubblica, c’è pure la Quota 104. Ovverosia, un’ulteriore evoluzione di Quota 102 che a sua volta quest’anno ha sostituito la Quota 100.

Che è andata a scadenza del triennio sperimentale lo scorso 31 dicembre del 2022.

Allarme Quota 102: la rimpiangeremo nel 2023?

Ma non finisce qui in quanto la Quota 102 la rimpiangeremo nel 2023 anche per altre potenziali ragioni. Per esempio, se dovesse tornare in auge lo scalone della riforma Fornero. Con l’ipotesi di passaggio dalla 102 alla Quota 104 che avrebbe come obiettivo quello di addolcire questo scalone.

Ma a regime è probabile che tra pochi anni per ritirarsi dal lavoro serviranno non meno di 67 anni di età. Ecco perché la Quota 102 la rimpiangeremo nel 2023 quando, pur tuttavia, sarà ancora possibile esercitare l’opzione attraverso la cosiddetta cristallizzazione dei requisiti. Vediamo come nel dettaglio.

Come andare in pensione a 64 anni di età con 38 di contributi previdenziali versati

Magari la quota 102 la rimpiangeremo nel 2023, ma ricordiamo che maturando i requisiti nel 2022 sarà poi possibile esercitare l’opzione anche negli anni successivi. Ovverosia, con 64 anni di età e con 38 anni di contributi previdenziali obbligatori versati. A loro volta, pure coloro che nel 2021 hanno maturato i requisiti di Quota 100 possono esercitare l’opzione anche nel corrente anno. Con 62 anni di età e con 38 di contributi previdenziali obbligatori versati.