Come potrebbe cambiare Quota 100 nel 2020? Le ipotesi al vaglio sono sostanzialmente due e puntano a rendere la pensione anticipata sostenibile economicamente anche nel lungo periodo, riuscendo al contempo ad evitare lo “scalone” di 5 anni che si troverebbero di fronte i lavoratori che vanno in pensione nel 2022.

Quota 100: sale a 64 anni il requisito anagrafico?

La prima possibilità è quella di aumentare a 64 anni l’età anagrafica per il pensionamento quota 100. In pratica la quota 100 richiederebbe 64 anni di età: scenderebbe al contempo il requisito del montante contributivo, da 38 a 36 anni di versamenti.

Questa formula prevede che la pensione sia erogata  “in versione esclusivamente contributiva come già accade per Opzione donna”.

Quota 100 variabile in base al tipo di lavoro: pensione anticipata su misura

La seconda ipotesi, sostenuta tra gli altri dal presidente dell’Inps Pasquale Tridico, sarebbe quella di modulare Quota 100 in base al tipo di lavoro: “sarebbe un modo per prevedere un’età di uscita dal lavoro per ogni categoria, in maniera flessibile. Il minatore avrà un indice di gravosità più alto e quindi potrà uscire prima”.

Nel team a lavoro sul tema della riforma previdenziale il Cnel ha selezionato come esperti Alberto Brambilla, Angelo Pandolfo, Cesare Damiano, Marco Leonardi, Michele Raitano e Michele Faioli. Quale delle due strade decideranno di percorrere?