Fra la giungla di bonus che lo Stato eroga a spese della collettività generale c’è anche quello per le terme. Un incentivo, voluto dal governo Conte e approvato da quello Draghi, a sostegno di un settore gravemente colpito dalla crisi economica.

Lo Stato mette a disposizione 53 milioni di euro fino a esaurimento fondi. Quindi, chi prima arriva, meglio alloggia (alle terme). Ci sarà un click day. Non sono ancora chiare le modalità di fruizione, però già si sa che, a differenza degli altri bonus, quello per le terme non è legato a condizioni di reddito.

E’ quindi libero.

Bonus terme, non serve l’Isse

In pratica non servirà l’Isee, cioè dimostrare di versare in condizioni economiche precarie per poter andare alle terme. Chiunque, cittadino italiano maggiorenne, potrà prenotare un servizio presso un centro termale in Italia e beneficiare di uno sconto fino a 200 euro.

Il bonus consiste – si legge nel decreto del Mise –  in uno sconto del 100% sul prezzo d’acquisto dei servizi termali prescelti. Quindi, dai fanghi, alle cure inalatorie, alle terapie curative con acque termali, piscine, ecc.

Con un prossimo avviso pubblicato sui siti internet del Mise e di Invitalia verrà data comunicazione dell’elenco degli stabilimenti accreditati e dell’apertura delle prenotazioni per i servizi termali.

Lo sconto è per tutti

Premesso quindi che i servizi acquistabili sono quelli strettamente legati alle cure termali, va precisato che tutti gli altri servizi (massaggi, cure estetiche, ecc.) resteranno a carico del utente.

Ma perché non legare il bonus alle condizioni di reddito? In questo modo anche chi non ha difficoltà economiche potrà beneficiare del sussidio. Questo è un punto alquanto controverso che ha sollevato molte critiche da parte delle associazioni dei consumatori e non trova ancora una spiegazione ottimale.

Evidentemente il governo ha pensato di stanziare 53 milioni di euro per il bonus terme a scopo propagandistico, ma senza alcuna utilità per il settore delle terme, né per gli utenti.

Le risorse messe a disposizione sono irrisorie e consentiranno solo a 265 migliaia di “fortunati” di prenotare i servizi termali a sconto.

La prenotazione, poi, non sarà libera, ma dovrà essere effettuata presso lo stabilimento termale accreditato. Con quale criterio saranno selezionati i centri termali? Anche questo è un punto che farà sicuramente discutere.