Gentile sig. Patrizia Vi scrivo per mia cognata nata nel 38 che è percipiente di indennità c.d. accompagnamento, invalidità civile nonché percepisce la reversibilità dei suoi genitori: feci fare richiesta della 14: mensilità tramite patronato laddove L’INPS ha respinto la domanda per superamento di reddito.
Or bene mia cognata di reddito anno 2016 ha conseguito 11.049,15 mentre il limite reddituale come ben sapete è stato incrementato a euro 13.049,15, il patronato mi ha riferito che l’INPS ha considerato anche il reddito di invalidità e accompagnamento ed è per questo motivo che non è stata accolta la c.d. domanda.
A me sembra strano allorquando leggendo la normativa che delucida che sono esclusi i pensionati percipienti di assistenzialismo ma mia cognata ripeto percepisce altresì la reversibilità e calcolando la sola reversibilità rientra.
La domanda è: 
gli spetta la 14 ? O devo lasciar perdere tutto?
In attesa di una vs pregiata risposta

Per ricevere la quattordicesima mensilità della pensione è necessario rispettare i limiti di reddito che nel 2018 sono di 9.894,50 euro per la quattordicesima piena e di 13.192,66 euro per la quattordicesima ridotta.

Per quel che riguarda la quattordicesima si deve tenere presente il solo reddito del pensionato e non quello dell’eventuale coniuge. Le voci di reddito che vengono considerate nel calcolo sono quelle che vengono considerate nel calcolo del reddito lordo del pensionato come sono nella dichiarazione dei redditi tra i quali sono comprese anche le prestazioni assistenziali erogate dallo Stato o altri Enti pubblici (escluse le indennità di accompagnamento per invalidi civili, le indennità per i ciechi parziali e quelli di comunicazioni per i sordomuti).

Mentre, quindi, l’indennità di accompagnamento non va conteggiata, quella di invalidità civile si, così come la reversibilità. Se calcolando la reversibilità e l’invalidità la cifra limite è superata la quattordicesima non spetta.

 

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