La fase 2 del Reddito di Cittadinanza è iniziata ma in ritardo e procede a rilento. Molti beneficiari, non ancora convocati presso il centro per l’impiego, sono in ansia e ci scrivono per sapere se rischiano di perdere il sussidio per una colpa non loro. Quali sono le tempistiche?

Quanto tempo occorre per trovare lavoro con il Reddito di Cittadinanza?

Dopo la prima convocazione per la firma del Patto di Lavoro, quanto tempo passa mediamente affinché si riceva un’offerta di lavoro? Premesso che il margine temporale può dipendere anche da variabili esterne come, ad esempio, il tipo di settore professionale, cerchiamo comunque di fornire una risposta orientativa, soprattutto per venire incontro alla voglia di rimettersi in gioco da parte di chi, ormai, beneficia del RdC da circa 6 mesi (a questi ultimi ricordiamo peraltro che le prime domande del sussidio, quelle presentate a marzo scorso, vanno aggiornate come spiegato in questo link).

Ma torniamo ai tempi per le offerte di lavoro riservate ai titolari di reddito di cittadinanza.

Le indicazioni che arrivano dai Centri per l’Impiego non sono rosee: soprattutto in alcune Regioni del Centro Sud Italia, in cui il numero di domande è più alto e quello di posizioni lavorative aperte più basso. Aldilà di questa premessa, in ogni caso, ci sono da considerare i tempi tecnici. Di seguito gli step fondamentali:

  • il passo successivo alla firma del Patto per il lavoro prevede il riconoscimento dell’assegno di ricollocazione da parte di Anpal entro circa 30 giorni dalla firma del patto (ad oggi però gli operatori dei CpI non hanno ancora inviato i documenti sottoscritti durante gli incontri con i beneficiari, quindi il conteggio dei trenta giorni non è ancora partito);
  • dopo l’arrivo dell’assegno di ricollocazione, il beneficiario ha a disposizione ulteriori 30 giorni di tempo per scegliere dove “convertirlo”: potrà farlo presso un centro per l’impiego, oppure farsi affiancare da un ente privato accreditato. E qui c’è il secondo gap tecnico: ai centri per l’impiego non è stata ancora fornita la lista degli enti accreditati;
  • tra il riconoscimento dell’assegno di ricollocazione e l’avviarsi concreto del piano di ricerca intensiva di un lavoro, quindi, potrebbero passare ancora dai 2 ai 3 mesi.

L’iter che porterà alla ricerca di un nuovo posto di lavoro, con l’aiuto dell’ente intermediario scelto, prevede una durata massima di 6 mesi, prorogabili per ulteriori 6: dunque, per portare a termine tutto il processo potrebbe servire anche un anno pieno.