Il reddito di cittadinanza è quella misura che l’INPS eroga principalmente in base a due criteri: numero dei componenti del nucleo familiare e reddito Isee.
In generale, possiamo dire che il sussidio non supera un importo superiore a 9.360 euro per un singolo individuo e 16.560 euro annui per le famiglie numerose.
A ogni modo, l’importo medio che di mese in mese ricevono gli aventi diritto è decisamente più basso.
L’INPS ha da poco reso pubblico sul proprio sito il cosiddetto “osservatorio su Reddito e Pensione di Cittadinanza”, relativo al mese di novembre 2022.

Nel documento sono resi noti tutti i dettagli del contributo. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Reddito di cittadinanza, come si calcola l’importo dell’assegno?

Prima di vedere quale sia stato l’assegno medio erogato a novembre, dobbiamo fare una piccola premessa su come si calcola il suo importo.
L’INPS determina l’ammontare del reddito di cittadinanza sulla base della dichiarazione ISEE e delle informazioni sui trattamenti erogati agli aventi diritto.
Il beneficio economico, sostanzialmente, si compone di due parti:

  • quota A, che consiste in un’integrazione salariale fino al superamento della soglia di povertà;
  • quota B, per il pagamento del canone di affitto o della rata del mutuo.

L’assegno complessivo, come già detto, non può superare i 9.360 euro annui (780 euro mensili) moltiplicati per la scala di equivalenza, meno il valore del reddito familiare. In generale, non è possibile superare l’importo di 16.560 euro annui.
A questo punto, però, è bene precisare che l’assegno medio che viene erogato mensilmente dall’INPS è decisamente più modesto.

L’importo medio di ottobre è davvero basso

Come già detto in apertura, l’INPS ha da poco pubblicato l’osservatorio sul Reddito e Pensione di Cittadinanza di novembre 2022.

In questo periodo, si legge nel documento, “i nuclei beneficiari di Reddito di Cittadinanza e Pensione di Cittadinanza sono stati 1,15 milioni in totale, con 2,46 milioni di persone coinvolte.

L’importo medio mensile erogato a livello nazionale è stato di soli 552 euro”.

Si tratta, dunque, di una cifra davvero modesta, ben lontana dalla soglia massima che spetta alle famiglie numerose e con ISEE basso, che può raggiungere l’importo di oltre 1.300 euro al mese.
Qui, è interessante anche notare che nel corso dei primi undici mesi dell’anno, le revoche hanno riguardato 57 mila nuclei familiari e le decadenze sono state 254 mila.
Numeri, questi, che inevitabilmente aumenteranno nei prossimi mesi. Con la legge di bilancio 2023, il nuovo esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha infatti riformato sensibilmente questo istituto. Dal prossimo anno, molti degli attuali percettori saranno tagliati fuori dal beneficio.