Andare in pensione con 35 anni di contributi e sapere in anticipo quanto sarà l’assegno mensile. Questo l’argomento su cui ci soffermiamo in questo articolo.

Il tema pensioni è sempre a centro dell’attenzione di tutti gli italiani. Sia per chi è già da anni nel mondo del lavoro, sia per chi è entrato da poco. Sapere qual è il gruzzoletto contributivo da accumulare negli anni per garantirsi un riposo dignitoso dal mondo del lavoro in età più avanzata resta sempre una priorità.

Uscire dal mondo del lavoro con 35 anni di lavoro è un buon punto di partenza anche se bisogna capire quanto si andrà a prendere alla fine del mese e, quindi, se conviene o meno accumulare altri anni contributivi.

Per capirlo, bisogna considerare il sistema di calcolo utilizzato. In tal caso, come vedremo di seguito, è utilizzato un sistema misto, quindi, sia retributivo che contributivo.

Pensione con 35 anni di contributi, il sistema di calcolo

Il passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo per il calcolo dell’assegno pensionistico, ricordiamo, è avvenuto dal 1° gennaio del 1996.

Andare in pensione con 35 anni di contributi implica l’utilizzo di un sistema di calcolo misto, ossia:

  • retributivo, per la parte di contributi accreditata fino al 31 dicembre 1995
  • contributivo, per la parte di contributi accreditata dal 1° luglio 1996.

Supponiamo un soggetto che abbia iniziato a lavorare il 1° gennaio 1987. Questi a fine 2022 avrà maturato 35 anni di contributi. In questo caso:

  • per i contributi accreditati nel periodo 1° gennaio 1987 – 31 dicembre 1995 (9 anni) dovrà utilizzarsi il sistema retributivo
  • per gli anni contributivi che vanno dal 1996 al 2022 (26 anni), si utilizzerà il sistema contributivo.

Eccezioni e calcolo

Fanno eccezione alla regola di cui al precedente paragrafo, coloro che alla data del 31 dicembre 1995 avessero già maturato 18 anni di contributi. Per questi, la pensione è calcolata:

  • fino al 31 dicembre 2011, con il sistema retributivo
  • dal 1° gennaio 2012, con il sistema contributivo.

Altra eccezione è opzione donna che permette una pensione con 35 anni di contributi e un’età anagrafica pari o superiore a:

  • 58 anni (per le lavoratrici dipendenti)
  • 59 anni (per le lavoratrici autonome).

Tali condizioni devono essere verificate al 31 dicembre 2021.

Per opzione donna, l’unico sistema di calcolo è quello contributivo.

Detto ciò provando a fare una simulazione di calcolo per andare in pensione con 35 anni di contributi, per un lavoratore che ha maturato 15 anni con il sistema retributivo e 20 con quello contributivo, considerando una retribuzione annua lorda di 30.000 euro ed un’età i 67 anni (età per la pensione di vecchiaia), ciò che viene fuori è una pensione annua di circa 20.000 euro.

Quindi, circa il 67% della retribuzione annua.