La lentezza della giustizia italiana si vede anche nel processo tributario. In Italia ci vogliono quasi due anni per arrivare a una sentenza di primo grado e due anni e quattro mesi per concludere il contenzioso in appello. Più precisamente, nel 2018, la durata media del processo tributario nel primo grado di giudizio è di 689 giorni, con un miglioramento di 68 giorni rispetto al 2017 e di 92 giorni rispetto al 2016. Nel secondo grado di giudizio, invece, la durata si attesta a 856 giorni, con un peggioramento di 84 giorni rispetto al 2017 e di 78 giorni rispetto al 2016.

 

Liti col fisco in diminuzione

Stando ai dati diffusi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, il trend delle liti tributarie pendenti è in diminuzione e un’ulteriore sforbiciata dovrebbe arrivare dalla “pace fiscale”. Già nel 2018 si erano ridotte del 10,3% rispetto all’anno precedente (373.685 controversie pendenti al 31 dicembre 2018). Al risultato ha contribuito la riduzione delle liti complessivamente pervenute alle Commissioni tributarie pari allo 0,7% rispetto all’anno 2017. In particolare, si registra un aumento del 3,1% dei ricorsi presentati nel primo grado di giudizio e un calo del 9,6% degli appelli presentati nel secondo grado di giudizio.

Le controversie definite

Il numero delle controversie definite risulta pari a 253.439, in diminuzione del 3,2% rispetto al 2017. La riduzione è determinata dal calo delle decisioni di primo grado pari al 6,3%, mentre nel secondo grado le pronunce sono aumentate del 7,6%. Riguardo alle controversie ancora pendenti, il cui valore complessivo ammonta a circa 42,9 miliardi di euro, il 65,3% di esse (pari a 243.993 unità) è in giacenza da meno di 2 anni, il 27,4% (pari a 102.456 unità) è in giacenza da un periodo compreso tra 2 e 5 anni e solo il 7,3% (pari a 27.236 unità) è in giacenza da più di 5 anni.

 

La maggior parte delle controversie riguarda importi fino a 20.000 euro

 

Il valore complessivo delle controversie presentate nel 2018 è pari a 24,2 miliardi di euro e il valore medio della singola controversia tributaria è pari a circa 115 mila euro.

Il 72,6% del totale dei ricorsi pervenuti alle Commissione Territoriale Provinciale ha ad oggetto controversie di valore inferiore o uguale a 20.000 euro (per un totale di circa 420 milioni di euro), mentre solo l’1,4% dei ricorsi riguarda controversie di valore superiore a 1 milione di euro (per un totale di 9,1 miliardi di euro).

 

Le controversie in appello

Il 57,3% degli appelli pervenuti alle Commissione Territoriale Regionale ha ad oggetto controversie con valore inferiore o uguale a 20.000 euro, mentre il 2,5% degli appelli totali riguarda controversie di valore superiore a 1 milione di euro. Il valore complessivo delle controversie definite nel 2018 è di circa 31,3 miliardi, mentre il valore medio della singola controversia decisa è pari a circa 123.000 euro. Nel primo grado di giudizio, il 72,4% dei ricorsi definiti riguarda controversie di valore inferiore o uguale a 20.000 euro per un totale di circa 516 milioni, mentre solo l’1,3% riguarda ricorsi di valore superiore a 1 milione, per un totale di circa 13,1 miliardi. Per quanto attiene gli appelli definiti, il 53,7% del totale delle decisioni riguarda appelli di valore inferiore o uguale a 20.000 euro, mentre il 2,5% riguarda appelli di valore superiore a 1 milione.

 

In 4 casi su 10 vince il contribuente

Sia in primo che in secondo grado, gli esiti completamente favorevoli all’ente impositore sono maggiori rispetto agli esiti completamente favorevoli al contribuente e risultano rispettivamente il 46,1% nel primo grado di giudizio ed il 45,4% nel secondo grado di giudizio; gli esiti completamente favorevoli al contribuente risultano rispettivamente pari al 30,8% in primo grado e al 36,8% in secondo grado.