Senza limiti ISEE le strutture potrebbero aumentare i listini approfittando del bonus termie. Rischio rincari a cascata per le tariffe di strutture e servizi termali.

Questa l’ufficiale denuncia di Consumerismo no profit, la “lobby indipendente dei consumatori”, nata per dar voce ai consumatori e specialisti nella tutela dei diritti a favore di privati e imprese.

La procedura per il bonus

Il bonus terme prende via, con la prima fase, in questa settimana di ottobre, ossia il 28 ottobre 2021. Da tale data, infatti, le strutture termali aventi i requisiti, potranno accreditarsi sul sito istituzionale di Invitalia.

Successivamente, dall’8 novembre 2021, le strutture stesse che hanno ottenuto l’accreditamento potranno prenotare i bonus terme fino ad esaurimento delle risorse stanziate (53 milioni di euro) e solo da questa data i cittadini maggiorenni e residenti in Italia avranno possibilità di chiedere il buono alle strutture.

Il bonus terme in sintesi

Ricordiamo sommariamente le caratteristiche del bonus terme:

  • si concretizza in un buono dal valore massimo di 200 euro
  • è personale (ciascun cittadino maggiorenne e residente in Italia può chiederlo)
  • non è cedibile a terzi
  • non può essere speso per servizi di vitto e alloggio
  • non può essere concesso per servizi termali già a carico del SSN, di altri enti pubblici o oggetto di ulteriori benefici riconosciuti al cittadino
  • una volta richiesto si hanno 60 giorni di tempo per fruirne altrimenti è perso
  • non è imponibile ai fini fiscali
  • è concesso nella forma dello sconto in fattura direttamente dalla struttura termale, la quale poi chiede il rimborso tramite la procedura sul sito di Invitalia
  • non è legato all’ISEE del nucleo familiare.

Il rischio di aumento prezzi è serio

E’ definito da molti un bonus “selvaggio”, in quanto non essendo legato all’ISEE del nucleo familiare potrà essere richiesto da chiunque e viste le risorse limitate sarà accessibile solo per i pochi fortunati che faranno in tempo a prenotarlo.

Basta essere maggiorenni e residenti in Italia per averlo.

Insomma una corsa alla richiesta.

“Chiediamo al Governo di vigilare con la massima attenzione, e di consentire l’accesso alla piattaforma Bonus Terme solo a quelle strutture che manterranno inalterati i listini dei propri servizi. Invitiamo inoltre i cittadini a segnalare a Consumerismo qualsiasi incremento delle tariffe dei servizi termali che dovesse scattare in concomitanza con la partenza del bonus terme”.

Queste le parole con cui il presidente di Consumerismo no Profit, Luigi Gabriele, lancia l’allarme e chiede all’esecutivo di vigilare sulla questione. In mancanza di monitoraggio il bonus terme, infatti rischierebbe di essere annullato in tutto o in parte dall’aumento sconsiderato dei prezzi dei servizi termali.

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