Quando e a chi serve l’attestazione SOA? L’ambito in cui opera un’impresa edile è fondamentale, perché spesso definisce il suo raggio d’azione. Per esempio, in caso di partecipazione a gare di appalto pubbliche è necessario possedere un tipo di documentazione, specifica, volta a certificare la presenza di requisiti, che solo determinati operatori possono ottenere.

Ma andiamo con ordine, e partiamo dalle basi.

Cos’è l’attestazione SOA?

L’acronimo SOA sta per “società organismi di attestazione“. Si tratta, in concreto, di organismi di diritto privato italiani con forma giuridica di S.

p.A., ma autorizzati dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), che hanno il compito di accertare:

  • che i soggetti esecutori di lavori pubblici siano in possesso degli elementi di qualificazione previsti dalla legge per operare in determinati ambiti;
  • la conformità dei requisiti alle disposizioni comunitarie in materia di qualificazione dei soggetti esecutori di lavori pubblici.

L’attestazione SOA, quindi, è la certificazione obbligatoria per le imprese che intendono partecipare a gare d’appalto per l’esecuzione di lavori pubblici.

A cosa serve l’attestazione SOA

L’attestazione SOA nasce per andare incontro a un’esigenza specifica: è un documento necessario e sufficiente a comprovare, in sede di gara, la capacità dell’impresa di eseguire, direttamente o in subappalto, opere pubbliche di lavori.

Di fatto garantisce il possesso da parte dell’impresa del settore costruzioni di tutti i requisiti previsti dalla attuale normativa in ambito di Contratti Pubblici di lavori. Ha validità di 5 anni, ma è necessaria una verifica della validità dopo tre anni dal rilascio.

L’attestazione SOA qualifica l’azienda ad appaltare lavori per categorie di opere e per classifiche di importi. Le categorie di opere in cui si potrà ottenere possono essere distinte generalmente in due sottocategorie:

  • opere di carattere generale (edilizia civile e industriale, fogne e acquedotti, strade, restauri, etc.);
  • opere specializzate (impianti, restauri di superfici decorate, scavi, demolizioni, arredo urbano, finiture tecniche, finiture in legno, in vetro e in gesso, arginature etc.).

Va specificato, a tal proposito, che la categoria di opere è legata all’attività aziendale e alla tipologia dei lavori eseguiti dall’impresa.

Chi può richiederla e come

L’attestazione SOA viene rilasciata dietro domanda dell’operatore che ne fa richiesta. Le imprese edili interessate a lavorare nel settore pubblico, quindi, devono presentare apposita istanza. A tal proposito, si distinguono diverse classifiche di qualificazione, che abilitano l’impresa a partecipare ad appalti per importi pari alla relativa classifica accresciuta di un quinto (cioè incrementata del 20%). A ognuna corrisponde un controvalore in euro, ovvero:

  • I fino a euro 258.000;
  • II fino a euro 516.000;
  • III fino a euro 1.033.000;
  • III bis fino a euro 1.500.000;
  • IV fino a euro 2.582.000;
  • IV bis fino a euro 3.500.000;
  • V fino a euro 5.165.000;
  • VI fino a euro 10.329.000;
  • VII fino a euro 15.494.000;
  • VIII oltre euro 15.494.000.

La certificazione in questione viene rilasciata a seguito di un’istruttoria di validazione dei documenti prodotti dall’impresa, facenti capo agli ultimi dieci esercizi di attività della stessa. In questo ultimo caso si farò riferimento agli ultimi dieci anni di lavori e ai migliori cinque esercizi tra gli ultimi dieci facenti capo al soggetto giuridico richiedente.

A rilasciarla, e a occuparsi di tutte le pratiche propedeutiche al rilascio, sono gli Organismi di attestazione, in quanto società autorizzate a operare dall’Autorità Nazionale Anti Corruzione – ANAC.