Il Parlamento ha approvato in via definitiva il Dl n. 152/2021 (Atto Senato 2483), anche detto decreto Pnrr, con il quale sono state previste le sanzioni in capo agli esercenti che non permettono le transazioni tramite Pos.

L’obbligo del pos è stato introdotto ormai da diversi anni, ma non era mai stato accompagnato da alcun meccanismo sanzionatorio. Insomma, la legge c’era, ma ai trasgressori non spettava alcuna punizione.

Ad ogni modo, nonostante l’approvazione del decreto Pnrr, le sanzioni per il mancato utilizzo del Pos non scatteranno a breve.

Vediamo meglio di cosa si tratta

Obbligo pos, quando scatta e le relative sanzioni

L’obbligo del pos e anche le relative sanzioni era già stato previsto dal decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020.

Le sanzioni, previste dall’articolo 23 dello stesso Decreto sarebbero dovute scattare il primo luglio di quell’anno, ma, in un secondo momento, il suddetto articolo è stato cancellato.

Con l’approvazione dell’articolo 19-ter del Dl n. 152/2021 (decreto Pnrr), sostanzialmente, viene introdotto nel nostro ordinamento un meccanismo sanzionatorio identico a quello già previsto dalla legge di bilancio 2020 (ma mai entrato in vigore).

Secondo le nuove disposizioni, l’obbligo del pos scatterà soltanto a partire dal 1° gennaio 2023.

Ai trasgressori sarà applicata una sanzione amministrativa pecuniaria così composta:

  • 30 euro in misura fissa;
  • 4% del valore della transazione rifiutata dall’esercente.

Si tratta, dunque, dell’ennesima misura di contrasto all’evasione fiscale, che arriva dopo l’introduzione di un’altra importante misura, ossia quella del limite ai pagamenti in contanti pari a 1.000 euro a partire dal 1° gennaio 2022.

 

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