Ancora pochi giorni e sarà possibile conoscere l’importo in pagamento della pensione di settembre. Si tratta della rata numero 9 del 2022 il cui cedolino è consultabile attraverso il sito Inps

La data bancabile, come sempre, è il primo giorno del mese. La pensione sarà quindi disponibile per tutti da giovedì da 1 settembre sui conti correnti e sui libretti postali. Per chi non li l’ha è previsto il ritiro in contanti in Posta.

Data di pagamento e ritiro pensione settembre 2022

Le pensioni di settembre saranno quindi disponibili a partire da giovedì 1 settembre 2022 per tutti.

Ma per chi ritira l’assegno in contanti presso gli uffici postali sarà necessario rispettare apposita turnazione alfabetica.

Poste Italiane ricorda che il pagamento è scaglionato per ordine alfabetico. Più precisamente, un comunicato spiega che il ritiro della pensione, nonostante la fine del periodo di emergenza sanitaria, è disposto in giornate diverse.

E’ pertanto necessario che il titolare o delegato al ritiro della pensione rispetti l’ordine alfabetico che Poste Italiane ha adottato al fine di evitare assembramenti e rischi per la salute dei cittadini.

Il cedolino di settembre potrebbe riservare delle sorprese. Sono infatti previste delle trattenute per alcuni beneficiari degli assegni Inps, già applicate nei mesi precedenti. Oltre ai conguagli Irpef a debito.

Le trattenute sul cedolino numero 9

La pensione di settembre potrebbe essere più bassa e ridotta di una decina di euro o del 10% dell’ammontare dell’assegno. Ma solo per coloro che percepiscono  una rendita collegata al reddito e per la quale non è stato ancora trasmesso il modello Red. Come spiega l’Inps in una nota:

ai titolari che, nonostante i solleciti, non hanno ancora fornito i dati reddituali relativi all’anno 2019, nei prossimi mesi di agosto e settembre verrà applicata una trattenuta di circa 11 euro, per le pensioni integrate al minimo, o pari al 10% della pensione, per quelle di importo superiore.

Le altre trattenute sulla pensione di settembre riguardano i conguagli Irpef per chi è a debito di imposta.

Pertanto i pensionati che hanno trasmesso il modello 730/2022 a luglio con importo Irpef a debito indicando l’Inps come sostituto d’imposta, si vedranno addebitare le somme liquidate.