Sulle tempistiche del reddito di cittadinanza pesa ancora la “questione navigator”. Le domande per il sussidio sono partite regolarmente secondo i tempi, ovvero il 6 marzo 2019. Ma sull’assunzione dei coach per trovare lavoro c’è ancora da aspettare e mancano diversi nodi da sciogliere. Da questa figura dipende tutta la fase della misura con i risvolti occupazionali.

Quando saranno assunti i navigator?

Cosa potrebbe succedere quindi? La mancata pubblicazione del bando per i navigator non blocca l’erogazione del reddito di cittadinanza ma, di fatto, lo trasforma in un mero sussidio di povertà.

Nelle intenzioni del Movimento 5 Stelle invece l’obiettivo è quello di inserire i beneficiari del rdc nel mondo del lavoro. Secondo alcuni rumor l’assunzione dei navigatori nei centri per l’impiego non avverrà prima di giugno. Per quanto riguarda le prime erogazioni delle carte reddito di cittadinanza, invece, i tempi di attivazione prevedono che avverranno entro fine mese. Anche volendo considerare il rischio di rinvio, con un posticipo a maggio, difficilmente, si spera,  si andrà più in là con i tempi (anche perché è nell’interesse del Movimento 5 Stelle erogare l’importo del reddito di cittadinanza prima delle elezioni Europee di maggio). Si prevede l’assunzione iniziale di circa 3 mila tutor (numero drasticamente ridotto rispetto ai propositi iniziali). Come hanno fatto notare i centri per l’impiego, però, dopo l’assunzione dei navigator, occorrerà prevede i tempi necessari per la formazione del personale. Ecco quindi che i tempi entro i quali diventeranno effettivamente operativi si allungano ulteriormente.

Significa che, molto probabilmente, quando saranno consegnate le prime card del reddito di cittadinanza, non saranno pronti i navigator. Salta in questo modo il collegamento con la fase 2 del programma, che prevede l’inserimento nel mondo del lavoro.

Come trovare lavoro con il reddito di cittadinanza: due novità per i centri per l’impiego

Questa corsa contro il tempo potrebbe avere anche un’altra conseguenza negativa a livello di servizi erogati dall’Inps: Vincenzo Figuccia, deputato regionale dell’Udc, ha segnalato che in Sicilia l’Inps è impegnato esclusivamente o quasi su reddito di cittadinanza e quota 100 trascurando altre misure tanto che sono stati registrati gravi ritardi e disservizi su Naspi, astensione obbligatoria e facoltativa, maternità, bonus nascita e assegno di natalità e tutta una serie di benefici fiscali sui quali molti cittadini fanno affidamento.