Il reddito di cittadinanza di dicembre 2021, come per i mesi trascorsi, avverrà secondo un calendario diverso a seconda che trattasi di cittadini che già percepiscono il sussidio o di coloro che lo percepiscono per la prima volta.

Come è erogato il reddito di cittadinanza

Il reddito di cittadinanza è nato come sussidio per chi versa in situazione di difficoltà economica. La finalità è quella di sostenere economicamente il percettore ed aiutarlo nel (re)inserimento nel mondo del lavoro.

L’importo spettante è accreditato mensilmente sulla Carta Reddito di Cittadinanza (si tratta di una carta di pagamento elettronica).

Quando sarà pagato il sussidio di dicembre

Per il pagamento del reddito di cittadinanza, l’accredito sulla carta avviene a partire dal giorno 27 del mese di competenza. Da venerdì 27 dicembre 2021, le poste inizieranno a ricaricare la carte Rdc per coloro che già percepiscono il sussidio. Sarà questo, l’ultimo accredito di competenza di questo anno 2021.

Mentre per chi dovrà percepirlo per la prima volta, la ricarica sarà effettuata a partire da martedì 15 dicembre 2021.

Si tenga presente che le date indicate sono orientative, quindi, l’accredito reddito cittadinanza dicembre 2021 potrà avvenire anche qualche giorno prima o dopo. Il tutto dipende dalla liquidazione degli importo da parte dell’INPS. La speranza è quella che l’accredito, per chi già percepisce il reddito, avvenga in anticipo rispetto alle consuete date mensili, viste le festività natalizie, quindi, nel lasso di tempo 21 – 24 dicembre.

Stesse date valgono anche per i percettori della c.d. pensione di cittadinanza.

L’utilizzo della carta Rdc

Ricordiamo che la somma ricevuta non può essere spesa indistintamente dal cittadino, in quanto il legislatore indica specificamente a quali beni e servizi è possibile destinarne l’utilizzo della carta. In dettaglio si tratta di:

  • beni e servizi di base (ad esempio canone di affitto mensile e rata del mutuo)
  • spese alimentari
  • spese sanitarie
  • le utenze domestiche (luce, acqua, gas, ecc.).

E’ ammesso anche il prelievo in contanti (di importo non superiore a 100 euro mensili moltiplicato per la c.d. “scale di equivalenza”, il che vale a dire un importo massimo mensile prelevabile di 220 euro).

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