Presentare la dichiarazione dei redditi è un obbligo per molti contribuenti. La dichiarazione dei redditi serve per pagare le tasse. Bisogna versare IRPEF e addizionali e di conseguenza, la dichiarazione dei redditi si rende necessaria. Ma lo è anche per un altro motivo. Serve infatti per recuperare una parte o tutta l’IRPEF versata se ci sono spese, detrazioni e deduzioni che permettono di andare a credito. Molti contribuenti erroneamente considerano il 730 lo strumento per fare cassa, nel senso che attendono rimborsi fiscali in busta paga.

Un credo generale e popolare che non trova riscontro nella realtà dei fatti e nella motivazione principe della dichiarazione dei redditi che per l’appunto è quella di pagare le tasse.

Anche un lavoratore dipendente che ha pagato l’IRPEF l’anno precedente in busta paga, deve presentare la dichiarazione se non rientra nella no tax area. A meno che non abbia solo i reddiit da lavoro dipendente da un unico datore di lavoro. In presenza di altri redditi la dichiarazione è un obbligo. Ma a volte non basta. Perché ci sono redditi che presuppongono la compilazione di alcuni quadri del modello Redditi PF, che una volta si chiamava 740 e poi modello Unico PF.

“Buonasera, sto preparando il mio modello 730. Sono un lavoratore dipendente ed ho un solo CUD del 2022. Ma ho anche casa e garage intestati a mio nome. Inoltre nel 2022 ho avuto 10.000 euro sul mio conto corrente come premio per delle obbligazioni sottoscritte in banca. Non capisco se queste somme vanno indicate nella dichiarazione. Anche perché non trovo traccia di una voce del genere sul modello 730 e nelle relative istruzioni dell’Agenzia delle Entrate. Secondo voi che devo fare?”

Chi deve presentare la dichiarazione dei redditi nel 2023

Il datore di lavoro in qualità di sostituto di imposta trattiene dallo stipendio e quindi in busta paga, l’IRPEF che il dipendente deve versare.

Ma trattiene l’IRPEF per il reddito che lui stesso eroga al dipendente. Se quest’ultimo ha altri redditi, questi finiranno con il generare una maggiore imposta dovuta. E il 730 serve proprio a questo. Tra redditi che superano lo scaglione, eventuali detrazioni non godute e da sfruttare, spese detraibili e deducibili, la dichiarazione dei redditi è fondamentale per evitare di pagare multe e sanzioni per omesse o infedeli dichiarazioni. Ma a volte anche presentando solo il modello 730, anche presentandolo bene, i rischi che si corrono sono gli stessi prima citati. Bisogna partire dal presupposto che devono o possono, usare il modello 730 i contribuente che nell’anno di imposta precedente, cioè nel 2022, hanno avuto redditi:

  • di lavoro dipendente;
  • assimilati a quelli di lavoro dipendente come un contratto a progetto;
  • da terreni e da fabbricati;
  • da capitale;
  • da lavoro autonomo senza Partita IVA;
  • da fabbricati e terreni collocati geograficamente fuori dal territorio nazionale;
  • assoggettabili a tassazione separata;
  • di pensione.

Ecco quando il modello 730 non basta e servono anche alcuni quadri del modello Redditi

Presentato il modello 730 e questione risolta con il fisco, almeno per l’anno di imposta 2022. Questa considerazione nella stragrande maggioranza dei casi è giusta. Ma a volte non è così facile completare l’adempimento dichiarativo. Infatti occorre presentare anche l’altro modello. Parliamo del modello Redditi PF, che in genere utilizzano i lavoratori autonomi. Ed ecco quando il modello 730 non basta e servono anche alcuni quadri del modello Redditi Persone Fisiche per far si che l’operazione di dichiarazione reddituale possa dirsi completata. Come si legge a chiare lettere sul sito dell’Agenzia delle Entrate, alcuni contribuenti che presentano il 730 posso avere la necessità di presentare alcuni quadri del modello Redditi Persone Fisiche. Ed il nostro lettore è uno di questi.

Infatti bisogna presentare il modello Redditi PF con compilato il quadro RM per via di redditi da capitale percepiti nel 2022 da fonte estera.

Questo però solo nel caso in cui su questi redditi prodotti nel 2022, non siano state applicate le ritenute a titolo d’imposta italiana. Il nostro lettore dovrà produrre questa nuova dichiarazione perché, come ci dice, ha ottenuto premi obbligazionari non soggetti a tassazione in origine. Il quadro RM si rende obbligatorio, come conferma il fisco italiano anche per interessi, premi e altri proventi delle obbligazioni e titoli similari, pubblici e privati, per i quali non sia stata applicata l’imposta sostitutiva prevista dal Decreto Legislativo n° 239 del 1996.

Altri casi che obbligano un contribuente a passare dal 730 al modello Redditi PF

Sempre del modello Redditi PF e sempre del quadro RM si tratta per chi ha incassato indennità di fine rapporto da soggetti che non rivestono la qualifica di sostituto d’imposta, oppure da chi ha incassato per esempio, proventi derivanti dall’attività di noleggio occasionale di imbarcazioni e navi da diporto assoggettati a imposta sostitutiva del 20%.

Anche professori e maestri delle scuole italiane, a prescindere dall’ordine e dal grado della scuola, se impartiscono lezioni private, devono compilare lo stesso quadro RM del modello Redditi PF. In questo caso l’obbligo è anche a vantaggio del docente. Infatti compilando questa parte del modello Redditi PF potrà godere della tassazione sostitutiva su questi emolumenti percepiti. Per partecipazioni societarie, minusvalenze, plusvalenze e così via dicendo, l’obbligo nel modello Redditi riguarda il quadro RT. Si passa al quadro RW invece per contribuenti che hanno investimenti all’estero da cui traggono reddito, anche se derivanti da immobili situati al di fuori dei confini nazionali.