Salve, sono infermiera pediatrica presso una ASL,

ho 58 anni di età 

e ho 41 anni e 9 mesi di contributi,

al 31.12.1995 avevo 18 anni 4 mesi e 26 giorni di contributi.

Volevo sapere quando posso andare in pensione e se vado con il vecchio sistema.

Grazie e distinti saluti. 

 

Il decreto legge numero 4 del 2019 ha introdotto il blocco dell’aumento dell’età pensionabile per chi accede alla pensione anticipata apportando la seguente novità: ” A decorrere dal 1° gennaio 2019 e con riferimento ai soggetti la cui pensione è liquidata a carico dell’AGO e delle forme sostitutive ed esclusive della medesima, nonché della gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n.

335, l’accesso alla pensione anticipata è consentito se risulta maturata un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Il trattamento pensionistico decorre trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei predetti requisiti”.

Pensione anticipata nel 2019

Nel mese di marzo, quindi, lei matura i 41 anni e 10 mesi di contributi per accedere alla pensione anticipata. Per la decorrenza della pensione, però, secondo quanto stabilito dal decreto 4/2019, dovrà attendere 3 mesi e, quindi, la decorrenza della sua pensione sarà dal primo giorno del mese successivo dopo il trimestre di attesa: dal 1 luglio 2019.

I 3 mesi di attesa per la decorrenza della pensione, in ogni caso, potrà lavorarli o no, a sua scelta, fermo restando il periodo di preavviso da comunicare al suo datore di lavoro per le dimissioni per il pensionamento (che lavorando in una pubblica amministrazione dovrebbe essere di 6 mesi).

In ogni caso, dall’apertura della finestra di pensionamento, che per lei, appunto, è il 1 luglio 2019, potrà accedere alla pensione in qualsiasi momento successivo avendo cristallizzato il suo diritto alla pensione. Il mio consiglio, nel suo caso, è quello di recarsi a un Caf o un patronato per farsi fare un conteggio preciso dei contributi in suo possesso e, quindi, di dare immediatamente il preavviso alla sua amministrazione, per accedere alla pensione il prima possibile (se questa è la sua intenzione).

In alternativa, può continuare a lavorare quanto desidera con la consapevolezza di poter accedere alla pensione in qualsiasi momento successivo al 1 luglio 2019 (fermo restando il periodo di preavviso obbligatorio da dare al datore di lavoro). La pensione, in ogni caso, sarà calcolata sui contributi versati nel momento dell’accesso alla pensione e non al momento a quelli versati all’apertura della finestra.

 

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