Dopo la dichiarazione dei redditi, i contribuenti attendono i rimborsi 730 per godere di una busta paga più alta. Il problema è che dai più viene vissuta come una sorta di lotteria dei rimborsi: non si sa quale sarà il mese fortunato di accredito e quanto spetterà di preciso. Le cose non stanno proprio così: ci sono delle regole.

Quando arrivano i rimborsi 730 in busta paga

La regola generale prevede l’accredito del rimborso 730 entro la fine dell’anno della presentazione della dichiarazione dei redditi.

In genere, dunque, la somma viene riconosciuta nelle buste paga da giugno ad ottobre. Le tempistiche possono oscillare in base alla data di presentazione della dichiarazione dei redditi. I più veloci, solitamente, hanno il rimborso del 730 prima dell’estate.

Suddivisione in più anni

Ciò non esclude a priori la possibilità di suddividere il rimborso 730 in più anni. La legge infatti prevede dei limiti massimi. Quindi se l’importo che spetta è alto, ad esempio, può essere recuperato anche negli anni a seguire. Questa non è l’unica ipotesi prevista dalla legge.

Ecco quando la tempistica minima prevista parte da sei mesi:

  • modifiche della dichiarazione dei redditi precompilata da parte del contribuente (senza l’intermediazione di Caf o dottori Commercialisti);
  • credito Irpef di importo superiore ai 4.000 euro (come sopra citato) ad esempio per detrazioni per carichi di famiglia o eccedenze di imposta in esubero da precedenti annualità;
  • presenza elementi di incoerenza nella dichiarazione dei redditi così presentata (Provvedimento n. 108815 del 9/6/2017).

Ecco che non di rado i rimborsi in questi casi slittano all’anno precedente.

I limiti

In merito all’importo dei rimborsi 730 non sono previsti dei limiti massimi.Però, superata una certa soglia, cambiano le modalità di rimborso. Solo i rimborsi fino a 4000 euro vengono accreditati direttamente in busta paga o sulla pensione. Superata questa somma, l’erogazione richiede ulteriori verifiche dell’Agenzia delle Entrate.

 In caso di esito positivo è previsto pagamento diretto.

Le novità

Proprio in merito a tempistiche e modalità dei rimborsi 730, per il 2023 ci sono novità importanti di cui tenere conto.

Per i lavoratori con sostituto di imposta i tempi dei rimborsi 730 2023 sono i seguenti:

  • giugno se il modello 730 viene presentato entro il 31 maggio;
  • luglio se il modello 730 viene presentato entro il 30 giugno;
  • agosto se il modello 730 viene presentato entro il 31 luglio;
  • settembre se il modello 730 viene presentato ad agosto;
  • ottobre se il modello 730 viene presentato entro il 2 ottobre.

Rimborsi 730 2023 pensionati

Per i pensionati il rimborso 730 viene effettuato direttamente dall’Inps applicando la regola della seconda mensilità, per cui l’accredito cade nella seconda mensilità successiva alla data di consegna della domanda. Per esempio, se il 730 viene presentato entro il 31 maggio, il rimborso sarà pagato a luglio.

In caso di assenza del sostituto d’imposta, il rimborso 730 viene accreditato direttamente su un conto corrente; occorre fornire all’Agenzia delle Entrate un Iban intestato a chi presenta la dichiarazione 730. Da tenere in considerazione che, in tal caso, i tempi si allungano e possono arrivare anche a 4-6 mesi.

La data esatta dipende, però, anche dall’importo e dalla tipologia del rimborso:

  • per rimborsi entro i mille euro, il pagamento viene effettuato tra il 15 e il 22 dicembre;
  • per rimborsi compresi tra mille e 4mila euro, il rimborso viene effettuato tra gennaio e marzo;
  • per rimborsi che superano i 4mila euro di norma la dichiarazione viene verificata dall’Agenzia delle Entrate e i tempi vanno orientativamente dai 4 ai 6 mesi, ma si può sforare anche all’anno successivo.