Prosciutto cotto italiano con Listeria e Staphylococcus aureus, rischio grave per la salute. L’allarme di immediato ritiro dal mercato è stato attivato dal RASFF con il comunicato n. 2039.2017 del 27.11.2017.

Nel comunicato si legge che le autorità di diversi Paesi europei hanno accertato la presenza in  eccesso di Listeria monocytogenes, Staphylococcus aureus, piastre aerobiche e Enterobacteriaceae in prosciutto cotto a fette prodotto in Italia e commercializzato anche in Svizzera.

Il motivo del ritiro è in particolare una contaminazione da microrganismi patogeni come la Listeria monocytogenes e lo Staphylococcus aureus e da microrganismi non patogeni come le piastre aerobiche e l’Enterobacteriaceae.

Prosciutto cotto a dadini ritirato dal mercato

Denner richiama alcuni dadini di prosciutto cotto per motivi di sicurezza, nel controllo di routine in un campione è stata rilevata la presenza del batterio listeria.  Il comunicato precisa che la catena di negozi alimentari discount ha richiamato dal mercato le confezioni 2×80 g con data di scadenza fino al 02.12.2017 compreso.

La listeria

Ricordiamo che le infezioni da Listeria nell’uomo avvengono dal consumo di alimenti contaminati. La contaminazione può avvenire a livello di materie prime oppure durante le fasi di produzione e trasformazione.

Gli alimenti con maggior rischio d’infezione sono rappresentati dai prodotti pronti al consumo, conservati a temperatura di refrigerazione e dagli alimenti da consumarsi crudi.

Tra gli alimenti che possono rappresentare un veicolo di listeriosi, ci sono in particolare i formaggi a pasta molle, erborinati e a crosta fiorita, il latte crudo o non pastorizzato, il pesce, soprattutto affumicato, la carne cruda, le preparazioni a base di carne pronte al consumo e i vegetali crudi. Inoltre, bisogna sapere che la listeria monocytogenes è in grado di replicare a temperatura di refrigerazione.

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