C’è la proroga dei bonus per il 2023, ma non tutti. Vediamo allora, invece, quali lavori in casa conviene fare direttamente l’anno prossimo senza attendere. Dato che il Governo italiano è orientato alla proroga del superbonus 110% a tutto il 2023. Ma nello stesso tempo l’Esecutivo è orientato poi a non rinnovare più la misura. Che, lo ricordiamo, che tenuto in piedi in Italia il settore edile e delle costruzioni anche durante la pandemia di Covid-19.

Sulla proroga dei bonus al 2023, quindi, per chi è interessato ai lavori in casa con la maxi-agevolazione di Stato farebbe bene a fare una cosa.

Ovverosia, anticipare l’avvio delle pratiche prima, e dei lavori poi, già entro il prossimo anno. Perchè vero che con la nuova Cilas molte cose si sono semplificate. Ma la burocrazia sul superbonus 110%, in ogni caso, non è stata completamente azzerata.

Proroga bonus al 2023, ma non tutti: quali lavori in casa conviene fare l’anno prossimo

Sulla proroga bonus al 2023, per la detrazione 110%, occorre inoltre giocare d’anticipo. In quanto ad oggi ci sono altre due criticità che sono correlate tra di loro. Si tratta, nello specifico, dell’aumento del costo dei materiali proprio per il settore edile e delle costruzioni. Con questi rincari che, spesso, portano poi ad un allungamento dei tempi per iniziare prima e completare poi i lavori.

Al netto delle criticità sopra elencate, in ogni caso le proroga bonus  al 2023, per la detrazione 110%, dovrebbe convincere anche coloro che ad oggi erano scettici. Al fine di poter ristrutturare gli immobili aumentando la loro efficienza energetica. Ed il tutto con il costo che è totalmente a carico dello Stato. Grazie proprio al bonus 110.

La posizione della Confedilizia sulle detrazioni per gli immobili

Intanto, la Confedilizia con una nota ha messo in evidenza come per gli interventi sugli immobili non sia importante solo il superbonus 110%.

Con la proroga bonus al 2023. Ma anche altre misure come il bonus facciate che non sono meno importanti. Così come è importare confermare e prorogare le opzioni, al posto delle detrazioni, che sono rappresentate dallo sconto in fattura e dalla cessione del credito.