A Roma si torna a parlare del progetto funivia, uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale della Raggi ma anche bersaglio delle più feroci critiche e dei più sarcastici commenti da parte dell’opposizione. Progetto ambizioso o utopistico? Cittadini romani e non solo si dividono. Vediamo più da vicino il progetto della funivia per una mobilità sostenibile a Roma presentando le ragioni del Si e del No.

Funivia a Roma: perché molti la vogliono

La funivia della capitale dovrebbe, sulla carta, collegare in modo sostenibile il quartiere Casalotti a Battistini.

Cinque le stazioni: Battistini, capolinea all’intersezione con la linea A del metrò; Torrevecchia; Boccea, altezza Gra; Casalotti, Selva Nera (fine corsa). Un’idea scenografica che in molte metropoli europee o degli USA, da Londra a New York, è già un’affascinante realtà e che darebbe a Roma un’immagine nuova e più moderna.

Funivia a Roma: perché per molti è irrealizzabile

A frenare gli entusiasmi sulla funivia a Roma sono fondamentalmente i costi del progetto, anche in relazione ai limiti del percorso. Insomma una spesa eccessiva rispetto ai potenziali benefici.

Una teleferica a 5 stelle in tutti i sensi: si parla di un costo stimato di 100 milioni di euro per un collegamento di appena 4 chilometri (praticamente una spesa di 25 milioni a km).

Problemi anche tecnici e pratici sulla eventuale realizzazione del progetto: i lavori in sé sarebbero anche brevi ma occorrerebbero tutta una seria di permessi e autorizzazioni all’esproprio per liberare le aree interessate dal tracciato ma anche in merito alla valutazione di impatto ambientale.

Problemi anche in merito ad eventuali esigenze di manutenzione o soccorso perché l’area andrebbe chiusa al traffico aereo.