Al fine di assicurare l’omogeneità della formazione e dell’aggiornamento dei prezzari 110 e non solo è stato adottato il decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili 13 luglio 2022, n. 215.

Con tale documento sono definite le linee guida per la determinazione dei prezzari regionali a cui far riferimento nei lavori edili. Si tratta dei prezzi, dunque, a cui le imprese devono riferirsi nella predisposizione dei preventivi ai committenti.

Prezzari 110 (e non solo), obiettivo “omogeneità”

I prezzari 110 (e non solo) valgono sia per la lavori già in essere (mediante compensazione con i prezzi già definiti) sia per futuri lavori.

Devono essere il punto di riferimento per l’asseverazione congruità spese.

L’obiettivo è quello dell’omogeneità. In merito a questo, le linee guida contengono indicazioni relative:

  • alla struttura e all’articolazione dei Prezzari, prevedendo anche l’utilizzo di codifiche e definizioni comuni per garantire, nel rispetto delle specificità territoriali e merceologiche, una maggiore fruibilità e possibilità di confronto dei Prezzari regionali
  • alla metodologia di rilevazione, con riferimenti ai soggetti presso quali rilevare le informazioni e alle modalità di rilevazione
  • alle tempistiche per il loro aggiornamento
  • ad aspetti organizzativi per la gestione dei Prezzari e il coordinamento tra le Regioni e le Province autonome.

Il prezzario Regionale è quello cui bisogna attenersi per i lavori da effettuare in quella Regione. Per interventi, ad esempio, da effettuare a Napoli occorre riferirsi a prezzari 110 della Campania e non di altra regione.

Arriva la Rete dei Prezzari regionali

Creata anche la Rete dei Prezzari regionali, costituita presso ITACA e composta dai responsabili degli uffici competenti in materia.

Compito di tale Rete è quello di monitorare i prezzi di un elenco di materiali più rilevanti e maggiormente utilizzati. Il tutto anche tenendo conto di quelli oggetto delle misure di compensazione per il caro prezzi.

L’obiettivo è doppio. Da un lato garantire un maggiore scambio informativo tra le Regioni; dall’altro tenere sotto controllo l’evoluzione dei costi dei materiali.