Il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi ha firmato prima di Natale il decreto attuativo che rende operativo il prestito ipotecario vitalizio. Tale strumento consente una forma di finanziamento agli over 60 possessori di una casa convertendo parte del suo valore in denaro. Vediamo nel dettaglio come funziona e a chi è diretto questo nuovo strumento di finanziamento.  

Prestito vitalizio ipotecario cosa è?

Si tratta di una forma di finanziamento che propone una valida alternativa alla nuda proprietà consentendo a proprietari di immobili con più di 60 anni di poter monetizzare una parte del valore dell’abitazione senza perderne il possesso.

Non ci sarà bisogno di rimborsare il prestito ottenuto tramite rate. Tale forma di finanziamento, introdotta nel 2005, con la legge 44/2015 si è allargata la platea dei possibili beneficiari abbassando l’età di accesso da 65 a 60 anni. Con la legge 44/2015 si è cercato di smussare anche gli altri ostacoli che impedirono il decollo di tale forma di finanziamento. Il finanziamento, infatti, non si estingue più soltanto con la morte del proprietario dell’immobile ma anche con il trasferimento totale o parziale dei diritti di godimento sull’abitazione data in garanzia. In questo modo il beneficiario ha la possibilità di estinguere in qualsiasi momento il prestito anticipatamente per vendere o trasferire i diritti reali sull’immobile in favore di terzi. Il prestito, quindi, non va più a pregiudicare la commerciabilità dell’immobile. Nelle prossime pagine vedremo vali sono i vantaggi del prestito vitalizio ipotecario rispetto alla nuda proprietà.

Prestito vitalizio ipotecario: vantaggi

A differenza della nuda proprietà con il prestito vitalizio ipotecario non si preclude agli eredi la possibilità di recuperare l’immobile. Con la nuda proprietà, infatti, la proprietà dell’immobile si perde mentre con il prestito vitalizio ipotecario gli eredi hanno la possibilità, entro 12 mesi dalla morte del beneficiario, di estinguere il debito nei confronti della banca riscattando l’immobile.

Gli eredi possono, inoltre, scegliere se affidare la vendita dell’immobile alla banca o venderlo privatamente per poi restituire il debito alla banca.  

Prestito vitalizio ipotecario: rimborso

Il rimborso deve avvenire per vendita a prezzo di mercato, anche se quest’ultima è effettuata dalla banca. Spese e interessi vengono in ogni caso capitalizzati soltanto a scadenza del prestito, quindi nulla è dovuto da chi ottiene il prestito, a meno che si scelga il rimborso anticipato da parte del sottoscrittore. Quindi interessi e spese sono a carico degli eredi che dovranno, quindi, scegliere come restituire la somma ottenuta dal beneficiario. Il prestito, fino alla morte del beneficiario, non va rimborsato tranne nel caso che l’immobile venga venduto dal beneficiario. Prestito vitalizio ipotecario: quanto viene finanziato? La quota del prestito finanziato non è fisa ma varia in base all’età del beneficiario. Più alta è l’età di chi richiede il prestito e maggiore sarà la somma concessa dalla banca: se il beneficiario ha circa 90 anni la somma erogata arriva fino al 50% del valore dell’immobile mentre se il richiedente ha intorno ai 60 anni viene erogato un prestito del 15/20% del valore dell’immobile. Al finanziamento verrà accompagnata una polizza assicurativa per l’immobile che il richiedente ha la possibilità di acquistare presse soggetti anche differenti dal finanziatore.